Roxette – Dressed For Success
#quotefromthe80s
I'm gonna get dressed for success
Shaping me up for the big time baby
Get dressed for success
Shaping it up for your love
Look sharp!
#Roxette #DressedForSuccess
Il 28 giugno 1988 usciva, ma solo in un Paese, una canzone sicuramente piacevole, di un gruppo che sarà per sempre amatissimo, e che però ebbe il singolare destino di generare polemiche e controversie, per quanto oggi possa sembrare impossibile.
Stiamo parlando di Dressed for Success, la canzone dei Roxette che uscì (in Svezia) come primo singolo dal loro eccezionale album Look Sharp! Nel resto del mondo in realtà uscì un anno dopo, sempre comunque negli anni ’80, e quindi riuscì a beneficiare del successo che nel frattempo avevano avuto altre canzoni entrate nella storia come Listen to Your Heart e The Look.
Dressed for Success ebbe una storia un po’ controversa fin dal momento della registrazione. Come ricordò l’indimenticabile Marie Fredriksson, scomparsa purtroppo nel 2019 dopo una lotta di quasi vent’anni contro una malattia, durante la registrazione della canzone tutto andò storto, diversamente da come era stato pianificato, il che generò anche tensioni e discussioni tra i vari collaboratori. La canzone fu realizzata con una buona dose di improvvisazione e non c’era molta fiducia nel risultato finale, ma quando alla fine Marie ascoltò la registrazione si convinse che quella era la versione giusta, e che il risultato era molto migliore di quello che avrebbe dovuto essere.
Il titolo della canzone ha un riferimento importante, e arriva da un libro del 1970, Dress for Success, in cui per la prima volta si teorizzava per iscritto l’abito da indossare per avere successo sul lavoro, nei contesti di aziende e multinazionali. L’abito non fa il monaco, ma l’autore John Malloy invitava uomini e donne a vestirsi in maniera professionale per essere considerati e avere successo sul lavoro.
In realtà Marie nel testo non fa riferimento al mondo del lavoro, quanto piuttosto al successo nella vita, alla soddisfazione di vivere con orgoglio la propria indipendenza e le proprie aspirazioni: la canzone non aveva certo aspirazioni di carriera aziendale! Eppure, quando Dressed for Success arrivò negli Stati Uniti, per qualche strano motivo generò discussioni e polemiche.
Una delle controversie più buffe riguarda il fatto che Marie avrebbe intenzionalmente usato il proprio accento svedese (che a noi ricorda ovviamente la famosa conca di Fantozzi) per dare un tono ammiccante alla canzone, in una specie di tentativo di sedurre gli ascoltatori americani. Trovo questa considerazione molto buffa, perché per noi italiani gli svedesi e gli olandesi parlano un inglese molto buono, pressoché standard, quasi privo di accento, se confrontato con altri popoli europei. Ma capisco che per una persona madrelingua americana si possa sentire una differenza di pronuncia tra l’inglese americano e l’inglese standard europeo. Però non direi che la voce di Marie in questa canzone sia sensuale o lasciva, sinceramente.
Addirittura, scoppiò una mezza polemica riguardo al fatto che la canzone potesse avere un secondo significato, e cioè che Marie invitasse a vestirsi di tutto punto in preparazione a un incontro intimo, e pare (ma spero sia solo una leggenda metropolitana) che qualcuno in difesa dei Roxette sia arrivato a chiarire in una radio che il testo diceva “dressed for success”, e non “dressed for some sex”.
Anche il video è semplice ma piacevole, nello stile allegro e giocoso dei Roxette, e direi che rappresenta molto bene quel momento di passaggio tra il pop degli anni 80 e quello stile un po’ più moderno ed elaborato degli anni 90.
Alla fine, Dressed for Success ebbe un buon successo in diversi paesi europei e, per un qualche motivo che mi sfugge, in Australia. Rimane comunque una delle grandi canzoni di un gruppo che divenne famoso proprio alla fine del decennio, ma seppe conquistare i cuori di tutti i dinosauri degli anni 80.
Roxette su Wikipedia
Views: 1051