Reality - Richard Sanderson - 80sneverend - Life is a party

La festa della vita

Richard Sanderson – Reality

#quotefromthe80s
Dreams are my reality
The only kind of real fantasy
Illuisons are a common thing
I try to live in dreams
#Reality #RichardSanderson

Gli anni ’80 sono certamente stati anni di grandissima musica, ma anche anni di grandissimo cinema, e spesso le due cose andavano assolutamente di pari passo, come abbiamo visto varie volte.

È difficile dire se il film Flashdance sia stato trainato dal successo di Irene Cara Flashdance… What a Feeling o viceversa, così come Footloose di Kenny Loggins con l’omonimo film. Un grande film aiutava certamente a vendere la canzone, come Top Gun ha aiutato Take My Breath Away dei Berlin, ma è anche vero che una canzone fortissima faceva venire voglia di vedere il film.

All’inizio degli anni ’80 ci fu un caso strano, con una tempistica inusuale, se ci pensiamo. Un caso famosissimo, peraltro, che tutti sicuramente ricorderemo. Nel dicembre del 1980 uscì un film di produzione francese, ma uscì solo in Francia. Certamente c’erano progetti e grandi speranze per un successo anche in altri paesi, perché la colonna sonora era composta da canzoni in inglese, ma la prima uscita fu limitata alla Francia.

Fu un successo senza precedenti, e vista anche la storia del film, direi che fu assolutamente la porta di ingresso di una nuova generazione di francesi nell’età dell’adolescenza. Stiamo parlando ovviamente del film La Boum di Claude Pinoteau. Detto così potrebbe essere ancora un po’ vago, e allora aggiungiamo che qualche mese dopo, nell’aprile del 1981, uscì il singolo principale della colonna sonora di questo film, in vista appunto dell’uscita in altri paesi.

Il film in Francia aveva avuto un successo clamoroso, oltre ogni aspettativa, per cui negli altri paesi iniziava a crescere la voglia di vederlo. In aprile, quando appunto uscì il singolo Reality, di Richard Sanderson, accompagnato dalle immagini del film, milioni di adolescenti in tutta Europa iniziarono a programmare di andare a vedere il film. E dovettero aspettare ancora alcuni mesi, perché il film in molti paesi uscì nel dicembre 1981, un anno dopo l’uscita originale. In ogni paese aveva un titolo diverso, praticamente.

Nei paesi di lingua inglese il film era intitolato The Party. In Italia aveva un titolo favoloso, forse il più evocativo di tutti: Il tempo delle mele.

Era un gran film? Non lo so; era certamente un film giovane e innovativo, che raccontava una storia che nel 1980 era modernissima. Una coppia di Parigi (lui si chiama François e lei Françoise, tanto per semplificare le cose) si trova sull’orlo di una crisi, e in effetti si intrecciano relazioni e tradimenti. In mezzo a loro c’è una figlia adolescente, Vic, che si trova spaesata in una scuola nuova e con una famiglia poco interessata a lei. In tutto questo marasma trova un punto fermo nella figura di una bisnonna stravagante ma modernissima, unico punto fermo in un universo che sta cambiando rapidamente.

E naturalmente, tra i tanti cambiamenti nella vita di Vic, arriva anche il primo amore, certificato da una scena iconica del film: in mezzo alla confusione della festa, il ragazzo (che si chiamava Mathieu) mette le cuffie a Vic, e mentre i due ballano al ritmo lento di Reality, scatta il primo bacio.

Ci sono due protagonisti nel successo di questo film e di questa canzone. Per quanto riguarda la canzone, dobbiamo sicuramente menzionare il grande violinista e compositore di origine rumena Vladimir Cosma. La canzone è farina del suo sacco, ed ebbe anche qualche discussione con la produzione per poter arrivare a realizzare la canzone come voleva lui.

C’è un aneddoto curioso: in realtà gli autori della canzone sarebbero due, Vladimir Cosma e Jeff Jordan. Ma Jeff Jordan non esisteva, era uno pseudonimo sempre di Vladimir Cosma, che oltre ad avere concepito e realizzato la canzone, ebbe anche il merito di trovare l’interprete ideale, e la affidò a un giovane cantante che aveva conosciuto qualche mese prima, l’inglese Richard Sanderson. Sconosciuto prima di questa canzone, assolutamente sparito o quasi dopo questa canzone, ma per qualche anno incredibilmente famoso in tutto il mondo.

Poi, tutti ricordiamo Il tempo delle mele anche per la sua fantastica interprete, la bellissima e bravissima Sophie Marceau. E qui capiamo che davvero alcuni destini sono già scritti. Le riprese del film dovevano iniziare nel giro di un paio di settimane, ma il ruolo della protagonista non era ancora stato assegnato. Certo, c’era una decina di ragazzi che erano stati scelti per il cast, ma i vari ruoli non erano ancora stati assegnati.

E proprio in questi ultimi giorni Sophie, che aveva quattordici anni e faceva le prime fotografie cercando di intraprendere una carriera da modella, fu inviata al casting. La produzione notò la sua bellezza acerba, i suoi modi elegantemente timidi, e pensò che Vic doveva essere proprio così: il ruolo fu assegnato a Sophie. In realtà Sophie Marceau ha saputo diventare una grandissima attrice, che ha partecipato a capolavori storici come Braveheart o Il mondo non basta, con Pierce Brosnan nei panni di James Bond.

Insomma: l’uscita di Reality nell’aprile del 1981 era davvero la sigla che apriva l’adolescenza di milioni di teenagers in tutta Europa. Teenagers che non vedevano l’ora di partecipare a una delle classiche vecchie feste in casa, dove magari innamorarsi si una ragazza come Vic, o se preferite come Sophie. Era davvero il tempo delle mele, una stagione del cuore che non tramonta mai.

Richard Sanderson su Wikipedia

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