Rio - Duran Duran - 80sneverend - Five on a yacht

Cinque su una barca

Duran Duran – Rio

#quotefromthe80s
Her name is Rio and she dances on the sand
Just like that river twisting through a dusty land
And when she shines, she really shows you all she can
Oh Rio, Rio, dance across the Rio Grande
#Rio #DuranDuran

Il 1° novembre 1982 fu un giorno molto importante per l’iconografia pop musicale degli anni ’80, grazie all’uscita di un singolo e di un video che hanno davvero segnato la cultura e l’immaginario di noi adolescenti dell’epoca, e stiamo naturalmente parlando di Rio dei Duran Duran.

Intendiamoci: la canzone non veniva certo scoperta quel giorno, perché già dal 10 maggio di quello stesso anno conoscevamo l’album omonimo, di cui Rio era appunto la prima traccia, e quindi era impossibile non ascoltarla anche volendo. Con l’uscita del singolo, però, e soprattutto del relativo video, il successo dei Duran Duran iniziò ad assumere una dimensione planetaria, totale, e i cinque ragazzi di Birmingham (Andy in realtà è di Newcastle) diventavano le icone assolute degli anni ’80.

Il loro primo album, che si intitolava semplicemente Duran Duran, li aveva certamente fatti conoscere in Inghilterra e in parte anche in Europa. Lo stile new romantic con pizzi e merletti di brani come Planet Earth, e il pop scatenato di canzoni e video come Girls on Film e Careless Memories li avevano fatti diventare il gruppo del momento, ma mancava ancora il salto di qualità definitivo, nella musica ma soprattutto nella loro immagine, perché negli anni ’80 il look era ancora più importante di oggi.

Il cambio di look fu evidente fin dalla copertina del nuovo album, disegnata dall’artista Patrick Nagel nel suo stile personalissimo e riconoscibilissimo, un misto tra anime giapponesi e art deco. Nagel era a sua volta un artista simbolo di quegli anni, e le sue illustrazioni di donne apparivano spesso su riviste più o meno patinate o su Playboy, e la donna sulla copertina di Rio contribuì a renderlo un vero mito. Nagel purtroppo morì giovanissimo nel 1984, ma la sua arte è andata ben oltre gli anni ’80.

Per la copertina, Nagel aveva preparato due illustrazioni. I Duran Duran non ebbero dubbi, e scelsero quella che, secondo loro, rappresentava meglio la protagonista proprio della canzone Rio. La seconda illustrazione fu poi usata per una edizione ristampata nel 2001.
E chi era, Rio?

Come in tutti i capolavori, c’è una doppia lettura, a detta degli stessi Duran Duran. Certamente è una ragazza bellissima incontrata in paradisi tropicali, se è vero che il ritornello dice che il suo nome è Rio, e lei balla sulla sabbia. E la ragazza in effetti è anche il motivo principale del video, ma c’è anche una lettura più sottile e più concreta.

I Duran Duran avevano un obiettivo: sfondare nel mercato americano, e diventare famosi negli Stati Uniti quanto lo erano in Inghilterra e ormai in Europa. Quindi la protagonista sfuggente esotica e misteriosa della canzone in realtà rappresenta anche quel successo che i ragazzi stavano inseguendo, che certamente percepivano come ormai vicino e raggiungibile, ma che richiedeva ancora uno sforzo e un po’ di fatica.

In effetti, Rio, nome inusuale per una ragazza, rappresenta un po’ tutta l’America, o almeno tutti gli Stati Uniti. Sicuramente influenzato dal nome della città di Rio, viene poi ripreso in un verso finale che dice “dalle montagne del nord, giù fino al Rio Grande”. Ma questa è proprio la descrizione degli Stati Uniti, cioè il paese dove cercavano di avere successo, visto che il Rio Grande fa da confine con il Messico!
Peraltro, il successo sarà menzionato anche nel loro album successivo, impersonificato dalla tigre nel famoso titolo Seven and the Ragged Tiger (nei sette erano compresi i due produttori).

Una curiosità che riguarda l’inizio della canzone, dove ci sono dei suoni strani creati ovviamente dal “controller” Nick Rhodes, come lo chiamano nei concerti quando si presentano per i saluti finali. Nick, per ottenere questi suoni, era partito addirittura mettendo dei pezzi di metallo sulle corde di un pianoforte, registrando il suono e poi riproducendolo al contrario! Mi viene da pensare che prima di arrivare al suono giusto abbia dovuto fare migliaia di tentativi!!! La risata che sentiamo all’inizio della canzone era di una ragazza di nome Cheryl, che a quei tempi era la compagna di Nick, la stessa ragazza che ride e sospira in Hungry Like the Wolf.

Nonostante la canzone fosse ambientata in atmosfere da sogno, i primi versi furono in realtà scritti da Simon Le Bon in un ristorante di Birmingham, dove fu ispirato da una cameriera che si muoveva leggiadra e rapida sul pavimento del locale.

Parlando di Rio, dobbiamo naturalmente citare uno degli strumenti simbolo degli anni ’80: il sassofono. I Duran Duran non avevano un sassofonista (come Steve Norman per gli Spandau Ballet, per esempio), e chiamarono il grande Andy Hamilton, che ha suonato il sax in molte grandi canzoni degli anni ’80, come I’m Your Man e The Edge of Heaven degli Wham!

Naturalmente, non si può parlare di Rio senza commentare il video, che ha dato un contributo fondamentale alla diffusione e alla fama della canzone. Come abbiamo detto, l’album era uscito da circa sei mesi, ma dopo i video di My Own Way, Hungry Like the Wolf, e della bellissima Save a Prayer, ovviamente Rio doveva essere il colpo finale di questo bellissimo album, anche se in realtà ci fu almeno un altro video favoloso senza che uscisse il singolo, ed era The Chauffeur (Sing Blue Silver).

Il regista era il grande Russell Mulcahy, il primo grande regista degli anni ’80, che ha girato tutti i grandi video dei Duran Duran ma anche altri capolavori come Video Killed the Radio Star dei Buggles, Total Eclipse of the Heart di Bonnie Tyler, Bette Davis Eyes di Kim Carnes, Vienna degli Ultravox e tanti altri.
I Duran Duran si trovavano in vacanza ad Antigua, tutti insieme, quando la produzione decise di inviare lì troupe e regista e di girare il video appunto ad Antigua, nei Caraibi.

La storia si svolge su uno yacht affittato per l’occasione, l’Eilean, che fu costruito in Scozia nel 1936 e poi negli anni ’80 e ’90 veniva affittato appunto nei Caraibi. Vicino alla dismissione nei primi anni 2000, è stato restaurato da un noto brand di orologi di lusso, e oggi è un simbolo delle regate nei Caraibi.
Nick Rhodes non amava l’idea di girare su uno yacht: come ha commentato varie volte, ama le imbarcazioni solo quando sono ferme in porto e puoi salirci per fare una bella cena o un drink senza nessun altro movimento.

Andy Taylor invece non ebbe particolari problemi, salvo forse quando John Taylor, non si sa se intenzionalmente o meno, lo buttò giù dallo yacht. Alcuni hanno letto in questa scena una anticipazione dell’uscita di Andy dal gruppo, ma non credo che nel 1982 Andy avesse già in mente di uscire.
Il problema di Roger fu invece il granchio che lo pizzicò in una scena del video.

La prima cosa che balza all’occhio è che i Duran Duran sono vestiti in maniera molto elegante: indossano dei costosi completi di seta dello stilista Antony Price, noto per essere lo stilista delle star. In effetti Nick era preoccupato, oltre che dalle oscillazioni della barca, anche dall’effetto dell’acqua di mare sui vestiti di seta.

I Duran Duran furono anche criticati perché Rio avrebbe mostrato l’idea di uno style glamour lussuoso e sprecone, eccessivo per i giovani. In effetti i Duran Duran sarebbero poi stati gli ambasciatori del glamour per tanti anni, ma risposero alle critiche dicendo che Rio voleva creare un’atmosfera assolutamente onirica e surreale, non un modello di stile da imitare.

Oltre alla band, la grande protagonista del video è la ragazza che compare con loro sullo yacht come una visione irraggiungibile, con il corpo pitturato in vari colori. La ragazza era una modella molto famosa a Londra, di origini mediorientali, di nome Reema Medawr. Nel corso della vita ha sposato un principe italiano, e oggi la principessa Reema Ruspoli vive in Toscana con i suoi tre figli.

Grazie a tutti questi elementi il video di Rio divenne rapidamente uno dei più trasmessi su MTV, ed è difficile dire se la televisione abbia aiutato la band, o se in questo caso i Duran Duran abbiano dato un po’ di splendore a MTV, visto che i video non erano poi moltissimi nel 1982. In ogni caso, ciò contribuì a diffondere la loro fama e il loro successo anche negli Stati Uniti, come avevano a lungo sperato.

Insomma, la storia dei Duran Duran ha sicuramente avuto un punto di svolta con l’uscita di Rio, inteso sia come album, sia come canzone, che come video. A distanza di oltre quarant’anni la copertina fa spesso ancora tendenza, e il video viene spesso mostrato come esempio assoluto dello stile e del glamour degli anni ’80. E per quanto riguarda la canzone, beh, è tuttora la canzone finale di ogni concerto dei Duran Duran, e direi che questo basta per definirla un manifesto assoluto degli anni ’80.

Duran Duran su Wikipedia

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