Running up that hill - Kate Bush - 80sneverend - A deal with God

Un patto con Dio

Kate Bush – Running Up That Hill

#quotefromthe80s
I'd make a deal with God
And I'd get him to swap our places
Be running up that road
Be running up that hill
#KateBush #RunningUpThatHill

Nella storia ci sono tanti esempi di personaggi letterari che hanno fatto un patto con il diavolo, nelle sue varie manifestazioni, per assicurarsi magari fama, successo, potere, per la ricerca impossibile del piacere (pensiamo al Faust di Goethe) o magari per l’eterna giovinezza come Dorian Gray – un tema peraltro ripreso in maniera molto profonda anche dagli Alphaville in Forever Young.

Ma se già un patto col diavolo ha un valore che supera il concetto di tempo e di vita, immaginiamoci quanto possa essere ancora più potente un patto fatto direttamente con Dio, e magari per una ragione molto più nobile e meno materialistica! E del resto, è proprio Dio attraverso le sue creature a salvare lo stesso Faust dalle pretese del diavolo.

Certo, per elaborare un concetto di questa portata, un patto con Dio per aumentare comprensione e conoscenza degli esseri umani, ci vuole assolutamente una grandissima interprete, che attraversi gli anni ’80 ma sempre da un punto di vista sopraelevato, con canzoni liriche e oniriche, testi e video indimenticabili. Insomma, una vera icona degli anni ’80, e non solo. Ma per fortuna, negli anni ’80 c’era una artista che riuniva tutto questo: la grandissima Kate Bush.

Cantante, autrice, ballerina, coreografa, e poi in seguito produttrice, Kate aveva trovato il primo grande successo a soli 19 anni, con Wuthering Heights nel 1979 (questa canzone meriterebbe una deroga alle regole di 80sneverend per poter essere raccontata), e da allora era stata una presenza regolare nelle classifiche inglesi. Era stata un delle prime autrici a comporre su un sintetizzatore per esplorare novità di suoni e sensazioni, e già nel 1980 si era distinta per l’originalità delle proprie creazioni, come nel caso di Babooshka.

Negli anni successivi Kate Bush rinuncia quasi completamente a tour e concerti per potersi concentrare del tutto sull’originalità della propria musica, e ci metterà quasi tre anni per realizzare il suo quinto album, Hounds of Love, e per realizzare la canzone che ne anticiperà l’uscita, che è ovviamente Running Up That Hill, che esce il 5 agosto 1985.

E in effetti la canzone doveva avere un altro titolo, Deal With God: Kate auspica di poter fare un patto con Dio per poter scambiare conoscenza e sensibilità con il suo partner, ma direi in generale tra mondo maschile e mondo femminile, in modo da potersi conoscere e capire in pieno, eliminando ogni insicurezza, evitando malintesi e delusioni o dolori involontari. Insomma, poter essere nei panni dell’altro per capire cosa si prova.

La casa discografica EMI, però, obietta che citare Dio in un titolo potrebbe essere una mossa azzardata in alcuni Paesi di forte tradizione cattolica, come l’Italia o l’Irlanda, e la convince a trovare un titolo nuovo.
In realtà Kate non è affatto d’accordo, ma riconosce che non vale la pena rischiare il successo di canzone e album, magari per qualche boicottaggio o censura, solo per tenere un titolo, e quindi la canzone assume il titolo che conosciamo. In molte edizioni viene citata come Running Up That Hill (Deal With God).

Per dirla tutta, la EMI avrebbe voluto lanciare un’altra canzone come primo singolo, Cloudbusting, ma quando Kate accettò di cambiare il titolo, anche loro decisero di accettare la sua proposta per questa canzone.

La canzone ha un successo clamoroso in Inghilterra e anche negli Stati Uniti, un mercato cui Kate non ha mai prestato eccessiva attenzione, e diventa presto una delle canzoni simbolo di Kate. Il video è assolutamente un capolavoro artistico (come tutto quello che produce Kate), e ci mostra una danza molto intima tra Kate e il ballerino francese Michael Hervieu, che ha avuto un solo giorno per provare con Kate per il casting, e che tra l’altro perse il lavoro a causa di questo video, e in seguito ebbe un’esistenza di alti e bassi da vari punti di vista.

La coreografa Diane Grey ha vestito Michael e Kate con delle “hakama” giapponesi grigie, delle specie di gonne pantalone indossate dagli uomini, e nella loro danza Michael e Kate sembrano litigare, riappacificarsi, amarsi, in un vortice, finché vengono separati da due folle di personaggi (resi anonimi dalle loro maschere con i volti di Michael e Kate stessi), che li costringono ad andare in direzioni diverse.

Un video molto emotivo, avvolgente, intrigante, ma anche in parte angosciante e disperato. Un vero capolavoro, insomma.In realtà MTV decise di non trasmetterlo, perché non si vedeva Kate che cantava, e MTV voleva canzoni che invitassero la gente a cantare davanti alla TV, per cui di fatto sostituì il video con una delle rare performance live di Kate.

Come sappiamo, dal 2022 Running Up That Hill ha una nuova vita, perché viene inserita nella quarta stagione della serie Stranger Things, e non come semplice sottofondo, ma con un ruolo particolare: è la canzone che dà a una delle protagoniste, Max Mayfield, la forza di combattere una delle entità negative della storia. La produzione di Stranger Things fu molto cauta nel contattare la EMI, perché Kate Bush non è tipa da concedere facilmente l’utilizzo delle proprie composizioni.

In questo caso, però, Kate trovò che l’uso che veniva fatto di Running Up That Hill nella serie era assolutamente in linea con lo spirito della canzone, e inoltre rivelò di essere assolutamente una fan di Stranger Things, per cui autorizzò l’uso della canzone. E attenzione, in un mondo di instant social, Kate lo fece con una pagina dedicata sul suo sito web!

Una nuova generazione fu così portata a conoscenza di Running Up That Hill e di Kate Bush, e ciò ebbe delle ripercussioni interessanti sul mondo delle classifiche e delle statistiche: innanzitutto, Kate divenne l’artista con due canzoni al primo posto in classifica a più anni di distanza, perché tra Wuthering Heights e il successo del 2022 erano passati ben quarantaquattro anni (il record precedente apparteneva a Tom Jones con quarantadue).

Poi, Running Up That Hill raggiungeva il primo posto ben trentasette anni dopo l’uscita sul mercato, perché nel 1985 non era arrivata al primo posto. In questo caso tolse il record a Last Christmas, che raggiunse il primo posto solo nel 2020 – trentasei anni dopo l’uscita.

Infine, Kate Bush nel 2022 divenne l’artista più senior di sempre, diciamo, ad arrivare alla prima posizione, essendo nata nel 1958, e frantumò così il record di Cher che arrivò al primo posto con Believe a “soli” cinquantadue anni.

Insomma, direi che Kate Bush si è assolutamente scelta il partner ideale per fare questo patto nel tempo, e per creare tanta musica e tanti video originali e affascinanti!

Kate Bush su Wikipedia

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