S’Express – Theme from S-Express
#quotefromthe80s
I got the hots for you
Boop bep-bep, boop boop-boop, ah ah
Drop that ghetto blaster
S-Express S-Express
#SExpress #ThemeFromSExpress
O meglio, dei campionamenti! Theme from S’Express nell’aprile del 1988 portò gli S-Express addirittura in testa alla hit parade britannica, e in mezzo mondo! In effetti ci si domandava come si dovesse chiamare questo esercizio, se di fatto era una canzone, se era una hit, o cosa. Era semplicemente il nuovo che avanzava: la tecnologia rendeva disponibili effetti e virtuosismi inediti, e la figura dei dj e dei programmatori del suono diventava assolutamente analoga a quella dei cantanti e degli autori, almeno nel settore della techno e poi della acid. I gruppi diventavano dei progetti, e direi che era forse l’inizio di una nuova fruizione usa e getta. Che poi è usa e getta per modo di dire, se ne stiamo parlando ancora dopo trent’anni. E del resto, lo abbiamo detto tante volte: i primissimi esperimenti, fina dal 1986, avevano avuto un successo tale, penso ai Sigue-Sigue-Sputnik di Love Missile F1-11, penso ai M|A|R|R|S e Pump up the volume e più di recente Beat dis o Doctorin’ the house, che era ormai chiaro che il mercato era pronto! Forse era proprio questo il segno che gli anni 80 stavano giungendo al termine. Lentamente, ma inesorabilmente. Un tipo nuovo di musica, costruita diversamente con strumenti diversi. Destinata non più ai walkman o agli stereo delle camerette, ma alle radio, ai club, alle discoteche. Non più ai concerti negli stadi, magari ai rave sulle spiagge 🙂
Certo, la musica e i gusti dei giovani stavano cambiando, ma non dobbiamo fare l’errore di pensare che questa nuova musica fosse facile da creare o che non richiedesse talento! E questa canzone mise infatti in luce tutto il talento di un dj e produttore sopraffino, Mark Moore, che insieme al socio Pascal Gabriel hanno davvero portato la acid house e la cultura dei campionamenti a un altro livello attraverso questa canzone. Mark fondò quindi gli S’Express, anche se sulla copertina di questo singolo la grafia era S-Express (cambierà nel prossimo singolo Superfly Guy). Oltre a Mark e Pascal, comparirono nel tempo le vocalist Jocasta, Michel’le, Linda Love e la deejay Sonique, oltre a Mark D. Il nome S-Express deriva da una linea del sistema metropolitano di New York, lo shuttle della quarantaduesima strada. E non solo la canzone comprende anche campionamenti di treni, ma un treno compare anche nella copertina del singolo.
Tutto quello che sentiamo è un campionamento che arriva da altre canzoni del passato, e cito solo una canzone del 1979, Is It Love You’re After del gruppo americano dei Rose Royce, che di fatto costituisce il tappeto su cui è costruita tutta la canzone, vi invito a cercarla su YouTube. Anche tutti i pezzi vocali arrivano da altre canzoni, come I got the hots for you dei TZ, da cui sono state prese un paio di frasi, e la incredibile Tales of Taboo di Karen Finley, da cui è stata presa la frase “Drop that ghetto blaster”. Vi avviso: questa canzone contiene solo contenuto osceno vietato ai minori; quindi, non vi consiglio di farla sentire ai colleghi in ufficio.
E qui però la domanda sorge spontanea: ma come faceva Mark Moore a conoscere queste canzoni? Beh Mark era un grande conoscitore del mondo dance, anche in un periodo in cui non c’erano internet e YouTube, e dobbiamo comunque riconoscergli di avere fatto un lavoro ai limiti dell’incredibile, perché davvero è difficile da credere che Theme From S-Express sia solo un collage di suoni e frasi, e non una canzone scritta, eseguita e cantata!
Insomma, Mark Moore davvero aprì le porte a un nuovo periodo della musica, l’era della acid house, e lo fece con un lavoro davvero eccezionale di campionamento. A proposito, siete riusciti a trovare il pezzo campionato con la voce di Debbie Harry, cioè Blondie? Uno, dos, uno, dos, tres, cuatro…
S’Express su Wikipedia
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