True - Spandau Ballet - 80sneverend - True stories

Storie vere

Spandau Ballet – True

#quotefromthe80s
I bought a ticket to the world
But now I've come back again
Why do I find it hard to write the next line?
I want the truth to be said
#SpandauBallet #True

Era la metà di aprile del 1983 quando uscì “True”, certamente una delle canzoni simbolo degli Spandau Ballet. La canzone era conosciuta da circa un mese, cioè da quando, ai primi di marzo, era l’uscito l’album omonimo, preannunciato da un’altra grande hit come “Communication“. L’album conteneva altre perle come “Lifeline” che era uscita circa sei mesi prima, e “Gold” che sarebbe uscita alcuni mesi dopo. Sicuramente uno degli album di maggior successo degli Spandau Ballet, insieme a “Parade” e “Through the barricades”.

Poi, certe canzoni vengono meglio di altre, e questo è un fatto. Però “True” nel giro di un paio di settimane scalò le classifiche in oltre venti paesi, e divenne rapidamente uno dei grandi classici del gruppo.

La canzone, composta da Gary Kemp nella casa dei suoi genitori, parte da un sentimento reale, platonico, ma molto forte. Durante una puntata di “Top of the Pops”, infatti, Gary aveva conosciuto la cantante (e poi attrice) scozzese Clare Grogan, che a quei tempi era parte di un gruppo chiamato Altered Images. E Clare (senza “i” nel nome d’arte) gli era entrata nel cuore, e benché il sentimento rimanesse platonico, Gary arrivò, per sua stessa ammissione, ad andare fino in Scozia per prendere un the con Clare e i suoi genitori.

La canzone però non racconta davvero la loro vicenda sentimentale; più che altro, dal punto di vista di Gary, racconta quanto sia difficile scrivere una canzone d’amore, se non sei sicuro di voler esplicitare i tuoi sentimenti. La canzone però, come abbiamo visto, si riferisce a una persona ben precisa, e sempre a detta di Gary Kemp, il testo è pieno di riferimenti a vicende o momenti che hanno vissuto insieme Gary e Clare. Lei gli aveva regalato una copia di “Lolita”, il capolavoro di Nabokov, e lui ha messo nel testo una serie di riferimenti a questo testo, come le “seaside arms” che riprendono una analoga frase riferita a Lolita, e altre citazioni rese meno riconoscibili per ammissione dello stesso Kemp.

Musicalmente, Gary Kemp voleva un po’ rifarsi allo stile di Marvin Gaye che apprezzava tantissimo, e in effetti Marvin Gaye (che era ancora vivo) viene citato anche nel testo. Il video che venne fuori è estremamente new romantic, con Tony Hadley con tanto di pochette, e Martin Kemp che suona la chitarra al posto di Gary Kemp che invece, elegantissimo in bianco, siede al pianoforte.

Certe canzoni vengono meglio di altre, dicevamo. Come fu, come non fu, non avevano ancora finito di inciderla, quasi, che già tutto lo staff la stava cantando. Steve Norman suonava il sax da circa un anno e, come ricorda, aveva imparato un numero limitato di assoli… Ne suona uno, e diventa uno degli assoli più famosi della storia del pop e degli anni80 ! Insomma, tante cose si concatenarono e resero questa bellissima canzone uno dei pezzi simbolo immortali degli anni 80 e degli Spandau Ballet.

A volte può essere difficile scrivere il prossimo verso di una canzone d’amore, ma poi scopri di avere scritto il prossimo verso della storia degli anni 80!

Spandau Ballet su Wikipedia

Facebook comments

Views: 690

Tag ,

Le playlist di 80sneverend !

Articoli recenti

Top