Tina Turner – We Don’t Need Another Hero (Thunderdome)
#quotefromthe80s
And I wonder when we are ever gonna change
Living under the fear till nothing else remains
All the children say
We don't need another hero
#TinaTurner #WeDontNeedAnotherHero
Ma che giorni fantastici dovevano essere, quelli del luglio 1985? Davvero, appena pochi giorni prima del Live Aid, uno non faceva in tempo nemmeno a rendersi conto della musica fantastica che c’era, che il giorno dopo ti esce al cinema questa donna fantastica e leggendaria che tira fuori dall’armadio una specie di armatura, fa un saltino dal parrucchiere, e via, oltre la sfera del tuono!
Quando fu scritturata per il terzo episodio della serie di Mad Max, Tina Turner aveva iniziato la sua nuova vita. Dopo una decina di anni di oblio in seguito alla fine della sua esperienza con il marito Ike, la tigressa di Nutbush era tornata sulle scene musicali alla fine del 1984. L’industria musicale inglese aveva dato fiducia al suo incredibile talento e alla sua inimmaginabile energia, nonostante avesse ben quarantaquattro anni, un’età impensabile per una cantante a quei tempi. Ma Tina era nel pieno della sua vitalità artistica e, lasciatemi dire, nel pieno della sua sensualità davvero eterna. L’album Private Dancer fu un successo, e ciò le spalancò le porte di questa esperienza cinematografica.
In uno scenario post apocalittico, Tina interpreta il personaggio di Aunty Entity, che si potrebbe tradurre approssimativamente come “L’entità ziesca”, “la zietta entità”. Aunty è la regina assoluta di una città che lei stessa ha fondato tempo prima, e che ora è un centro di malaffare e corruzione. Non è tra i protagonisti del film, ma è sicuramente tra le icone e i simboli del film: coperta da un vestito di maglia, con una acconciatura eccessiva anche per gli anni ’80, tacchi a spillo, portamento da regina e una sensualità e una fisicità incontenibili.
A dire il vero Tina non amava il personaggio di Aunty in questa fase, avrebbe preferito interpretarla nel momento della costruzione della città, quando era ancora una eroina positiva, ma quella non era la storia del film. I critici non hanno ancora deciso, dopo oltre trent’anni, se Mad Max Oltre la sfera del tuono sia il migliore o il peggiore episodio della serie; è certamente un film che è rimasto nell’immaginario collettivo. C’è molta più concordia invece nel ritenere We don’t need another hero come una grandissima canzone.
Tina si era affidata agli stessi autori che avevano composto per lei What’s love got to do with it, Terry Britten e Graham Lyle. La canzone è sicuramente impreziosita dal suggestivo coro dei bambini nel ritornello. I bimbi erano un vero coro di una scuola di musica di Londra, ma non incontrarono mai Tina Turner, perché le voci furono incise in momenti separati e poi sovrapposte. Tra i bimbi del coro, uno diventerà un campione di rugby inglese.
We don’t need another hero è naturalmente un momento a parte nella incredibile carriera di Tina Turner, ma la sua immagine con i capelli cotonati e il vestito di maglia ha davvero superato le barriere del tempo… e del tuono!
Tina Turner su Wikipedia
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