Eurythmics – When Tomorrow Comes
#quotefromthe80s
The moon is pale outside
And you are far from here.
Breathing shifts your careless head
Untroubled by the chaos of our lives.
#Eurythmics #WhenTomorrowComes
Nei primi giorni di giugno del 1986, due facce ben note tornavano a farsi vedere. In realtà diciamo che non erano mai sparite: in quei tempi erano all’apice del successo e, insomma, si sentivano tutti i giorni. In particolare, erano appena passati sei mesi dall’uscita del loro ultimo e bellissimo singolo, che era stato It’s alright (Baby’s coming back). Adesso però gli Eurythmics avevano pronto il nuovo album, Revenge, e tutto era pronto per l’uscita del primo singolo.
Dal punto di vista dei suoni, Revenge continua l’esperienza di Be yourself tonight, con suoni al confine tra pop e rock. Le atmosfere elettroniche dei primi album e di canzoni come Sweet Dreams (are made of this) erano ormai degli echi di strumenti elettronici confusi in un suono che è più vicino al pop commerciale, con una tendenza appunto rock. Questo cambio di rotta comunque aveva fatto bene all’album precedente, Be Yourself Tonight, che aveva assolutamente moltiplicato la fama e la visibilità degli Eurythmics.
L’uscita dell’album fu preceduta di alcune settimane dall’uscita del singolo di lancio, When Tomorrow Comes, come era assoluta consuetudine. Penso che si tratti di un ottimo biglietto da visita per l’intero album: se ti piace questa canzone, se ti piacciono questi suoni, è molto probabile che ti piacerà tutto l’album. Il video è tutto sommato semplice ma non banale. Dave e Annie sono ripresi in uno studio mentre eseguono questa canzone con la presenza di musicisti e coriste. Lo studio è molto spazioso e forse questa sensazione di vuoto aiuta a concentrarsi sui protagonisti, evitando di disperdere l’attenzione su altri dettagli. Dave e Annie sono vestiti quasi interamente in pelle, il che contribuisce secondo me a rafforzare l’atmosfera rock del disco. Annie sfoggia un taglio corto platinato bellissimo che avevamo già intuito nelle animazioni di It’s alright (Baby’s coming back).
When tomorrow comes non fu un grandissimo successo in Inghilterra, andò molto meglio in altri Paesi europei, ma questo non influì minimamente sul successo dell’album Revenge. Secondo alcuni forse musicalmente non è stato il loro miglior album, ma i numeri ci dicono che fu l’album degli Eurythmics che vendette più di tutti, e che segnò forse il pieno della loro maturità artistica. Durante questo periodo infatti gli Eurythmics intrapresero un tour mondiale che fu probabilmente la loro maggiore esperienza live.
Iniziarono da Portland, nell’Oregon, a metà di quello stesso mese di giugno 1986. Dopo trentotto concerti tra Stati Uniti e Canada, nel mese di settembre sbarcarono a Birmingham, dove iniziarono i cinquantatre concerti europei, con sei serate a Wembley. Passarono anche in Italia, prima a Roma e poi al Palatrussardi di Milano per due sere. Tre date però furono cancellate in quella settimana a Padova, Firenze, Modena.
Nel gennaio del 1987 iniziarono le diciassette date tra Nuova Zelanda e Australia (con ben quattro serate a Sidney e cinque a Melbourne), seguite da cinque concerti in Giappone e dalla serata finale a Gerusalemme. Insomma: nel giro di nove mesi tennero quasi centoventi concerti in quattro continenti, numeri che solo pochissimi grandi nomi potevano permettersi. Insomma, se avessero voluto vendicarsi di qualcuno, Revenge fu sicuramente la più bella delle vendette per gli Eurythmics!
Eurythmics, Dave Stewart e Annie Lennox su Wikipedia
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