Nik Kershaw è sicuramente stato uno degli artisti e dei talenti che hanno portato così in alto la musica degli 80s, con canzoni come “Wouldn’t it be good” (un capolavoro incredibile anche a trent’anni di distanza), “The riddle” e altre. Si diceva che non corresse buon sangue tra lui e Howard Jones.
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A volte penso che la macchina del tempo esista. Anzi, ne sono sicuro, ma la nostra mente non è ancora in grado di realizzarlo. Ne sono sicuro tutte le volte che vedo Morteh Harket e gli a-Ha dal vivo in questa esibizione del 1985, in cui il ragazzo, che forse non ha proprio la voce di Pavarotti,
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Senza dubbio uno dei simboli più forti degli anni 80. Icone assolute del glamour di quegli anni, con Michael Jackson, Madonna, Spandau Ballet, George Michael. Successo e isteria senza freni dal 1981 al 1985, fino a quando, dopo il Live Aid, John Taylor e Andy Taylor lasciarono il gruppo. Ci furono comunque altri anni di successi,
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Marian Gold era la voce e l’immagine principale degli Alphaville nel 1984. Il gruppo tedesco scrisse pagine indimenticabili degli anni 80 con canzoni come “Big in Japan”, “Forever Young”, “Sounds like a melody”, “Jet-set society” and the whole album “Forever Young”.
Marian Gold era davvero una icona, sia per la sua fantastica voce che per il suo stile particolare.
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Credo che Howard Jones sia senz’altro in quel manipolo di artisti che hanno davvero creato gli anni 80, li hanno davvero plasmati. Pensiamo all’impatto che ha avuto, come un pioniere, con i suoi suoni così caratteristici, con i suoi testi favolosi e poetici. Tutto l’album “Dream into action” è tutt’ora un capolavoro,
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I Pet Shop Boys sono sicuramente stati una delle presenze più caratteristiche degli anni 80. Inglesissimi, forse meno glamour di altri gruppi, hanno saputo con grande talento e grandissima intelligenza non solo lasciare un segno indelebile negli anni 80, ma anche nei decenni a venire! La loro carriera è continuata sempre con grande coerenza,
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Le Bananarama sono state senz’altro uno dei primi simboli degli anni 80, e del resto avevano tutte le caratteristiche per esserlo: brave, belle, simpatiche, ovviamente con un nome che suonava bene, e con delle canzoni bellissime per parecchi anni. Eccole in una interpretazione del loro primo grandissimo successo…
Ed eccole,
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I Nu Shooz raggiunsero il massimo della fama nel 1986, con i loro più grandi successi “I can’t wait” e “Point of no return”. In realtà iniziarono alla fine degli anni 70, come band locale in quel di Portland, nell’Oregon, ed erano circa una decina di persone. Ma dopo trent’anni,
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