Out of touch - Daryl Hall and John Oates - 80sneverend - Unreachable

Innarivabili

Daryl Hall & John Oates – Out Of Touch

#quotefromthe80s
We're soul alone
And soul really matters to me
Take a look around
You're out of touch
I'm out of time
#OutOfTouch #DarylHallAndJohnOates #HallAndOates

Immaginate che un giorno… Ma non un giorno qualsiasi, un giorno degli anni 70, a Philadelphia (la città, non il formaggino) ci sia una gara tra band musicali. Immaginate anche che nel mezzo della gara, tra una prova e l’altra, arrivino due gang non-musicali, due gang tipo gli Hell’s Angels, i Montreal Canadiens, quella gente lì, e comincino a darsele di santa ragione, e che magari ci scappi pure qualche colpo di arma da fuoco.

Immaginate anche che i membri delle band musicali inizino a scappare da ogni parte in preda al panico, e che due tizi di due band diverse si ritrovino per caso a nascondersi in un ascensore di servizio, manco un ascensore principale.

Immaginate che i due inizino a parlare.. sarà stata una conversazione così, più o meno, ah pensa che io ero qui per la gara… ah ma va anche io.. ah ma dai.. ma tu per chi suoni… suono l’oboe per i Canemuertos… ah ma va.. io suono il corno birmano per i Micini Cinici… ah ma dai! Ma si…
Immaginate che quei due tizi che si sono conosciuti nell’ascensore si chiamavano Daryl Hohl e John Oates. Sta nascendo uno dei sodalizi più celebri e potenti del pop anni 70 e 80.

Tanti anni e tanti successi dopo quel pomeriggio, Daryl Hall (scritti in maniera più americana) e John Oates sono diventati davvero due musicisti eccezionali, il primo ha una voce molto particolare e il secondo è un eccellente chitarrista. Siamo agli inizi di ottobre del 1984, i due hanno già realizzato undici album insieme, e stanno per presentare il loro nuovo album “Big Bam Boom”. Il mondo li chiama “Hall&Oates”, probabilmente c’era una vecchia casella postale di una casa discografica dove ricevevano la posta con questa dicitura, ma loro continuano a presentarsi ufficialmente come “Daryl Hall and John Oates”.

Prima di presentare l’album, però, presentano il loro primo singolo. E’ un momento particolare: la tecnologia permette di incidere sia con registrazione analogica, in quel momento all’apice del progresso con incisioni fino a 48 tracce, sia in digitale, anche attraverso l’uso di sintetizzatori e campionatori.

Hall e Oates hanno scelto la tecnologia analogica, ma hanno deciso di utilizzare campionamenti e sintetizzatori per creare nuovi suoni. Il risultato è fantastico, e i loro suoni sono assolutamente moderni.

La canzone tratta il tema dell’isolamento dell’essere inaccessibili e del vedere gli altri come inaccessibili. Un tema profondo, che i due riescono comunque a sdrammatizzare con la consueta ironia di sempre. Sì, perché sebbene siano delle star assolute negli Stati Uniti e viaggino solo sul loro jet privato, Hall e Oates hanno sempre messo un tocco di genialità e tanta ironia nei loro testi e nei loro video.

Siccome i soldi non mancavano, per il video hanno addirittura fatto costruire una batteria gigantesca, e uno dei tamburi li travolge nel video rendendoli dei cartonati, ma questo non impedisce loro di cantare.

L’ultima scena del video è storica: Hall e Oates sono rimasti chiusi dentro il tamburo della batteria gigantesca, il simbolo del loro iscolamento, del loro essere “Out of touch”. E qui dobbiamo ricordare le parole che John Oates disse in una intervista: “Ci guardavamo durante le riprese e dicevamo: alla fine siamo in testa a tutte le classifiche pop del mondo, e siamo qui chiusi dentro una batteria alle tre del mattino in un magazzino del Queens!”

Fantastici!! Hall e Oates sono stati un po’ sottovalutati in Europa anche perché comunque hanno concentrato la loro promozione e i loro tour quasi esclusivamente in America, ma erano davvero di un livello inarrivabile!

Hall&Oates su Wikipedia

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