Van Halen – Jump
#quotefromthe80s
So can't ya see me standing here
I got my back against the record machine
I ain't the worst that you've seen
Ah, can't you see what I mean?
Ah, might as well jump (jump)
#Jump #VanHalen
“Jump” è un pezzo che davvero racchiude in sé lo spirito degli 80’s e quello dell’estate, nonostante sia in realtà uscito esattamente all’inizio dell’inverno, il 21 dicembre 1983. Ogni volta che sentiamo questo incipit, voliamo a quelle estati ricche di un mood ormai perduto, o che forse lotta per resistere ancora in queste cronache degli anni Ottanta.
Il brano fa parte dell’album “1984”, che in effetti uscì alcune settimane dopo la canzone, cioè il 9 gennaio del 1984, appunto. Curiosamente, i Van Halen erano molto orgogliosi del fatto di avere realizzato un album all’anno fin dal 1978. Con questo album però la tradizione si interruppe, perché, appunto per pochi giorni, mancarono di realizzare un album nel 1983.
Questa grandissima canzone, durante la sua realizzazione, è occasione di forte dissidio tra Eddie Van Halen (che crea la musica) ed il cantante David Lee Roth (che poi aggiungerà il testo), con quest’ultimo che non vuole una canzone in cui lo strumento principale sia il sintetizzatore.
Eddie, che aveva i famosi giri di tastiera pronti dal 1981, non perde la calma e, nel corso di una notte, la registra per poi farla sentire a tutto il clan, ottenendo il via libera per questo capolavoro a cui manca ancora un testo, che verrà poi steso da David. In effetti l’aggiunta, per la prima volta, di tastiere e sintetizzatori in una canzone rock allontanò i Van Halen dalle loro sonorità tradizionali, ma forse fu anche una delle ragioni per cui questa canzone ebbe un successo planetario, di gran lunga superiore a tutte le precedenti canzoni del gruppo.
“Go ahead and jump!” (vai avanti e salta!) è quanto gli viene in mente, assistendo in TV alle immagini di un aspirante suicida un po’ indeciso; almeno, questo è quanto afferma David Lee Roth, riconosciuto per essere un grande storyteller, diciamo. E in effetti nel 2010 un deejay inglese finì nei guai per aver suonato la canzone in una situazione analoga: unn donna stava minacciano di buttarsi da un ponte, e la polizia aveva chiuso gran parte della strada causando lunghe code. La notizia era già di dominio pubblico quando un automobilista chiamò la radio e richiese questa canzone. Va aggiunto comunque che in altre occasioni David Lee Roth raccontò aneddoti diversi sulla creazione di “Jump”
In realtà il testo è un inno positivista, che invita a tenere duro anche nelle peggiori avversità, buttandosi nel nuovo senza pensarci troppo. C’è da tenere presente come il testo sia scritto da David Lee Roth, la cui cifra artistica incrociò spesso e volentieri immagini e contenuti erogeni (ricordate la sua versione di “California Girls”?), quindi questi versi potrebbero essere facilmente ricondotti a ludici intenti.
A ogni modo questo splendido successo segnò anche il periodo in cui ebbe termine la collaborazione tra i Van Halen e David Lee Roth, che dagli album seguenti verrà sostituito da Sammy Hagar.
David Lee Roth diresse anche il video della canzone. Oggi il video di “Jump” è considerato semplicemente un video storico, ma val la pena fare un paio di considerazioni. Intanto, si trattava certamente di un video low-budget. Prima di “Jump” i Van Halen non erano mai arrivati in cima alle classifiche, e certamente la scelta del gruppo di autodirigersi fu dettata anche da vincoli sui costi.
Oggi è facile pensare che un gruppo rock faccia un video del genere, ma il rischio dell’epic fail era davvero dietro l’angolo. Se ci pensiamo, la mossa del bassista che si contorce insieme al cantante, o la chitarra che punta dritta nella telecamera, sono mosse molto rischiose: se sei un gruppo mediocre fai la figura ridicola di chi pensa di essere una star mondiale, e sta semplicemente cantando e suonando, magari pure male, una canzone probaiblmente brutta.
Però, se hai il carisma di David Lee Roth, se il tuo gruppo sono i Van Halen con Eddie alla chitarra, e se la canzone che stai suonando è irresistibile come “Jump”, ecco che un video di basso costo e se vogliamo anche un po’ pacchiano ti porta in cima alle classifiche di tutto il mondo, e diventi un protagonista assoluto degli anni ’80.
David Lee Roth voleva inserire nel video altre scene che lo vedevano protagonista assoluto nel backstage o in altri momenti, ma il gruppo non era d’accordo, e da questo nacquero ulteriori tensioni in una squadra che ormai era già ai ferri corti. In proposito si potrebbero narrare alcuni simpatici aneddoti, ma sono altre storie degli anni Ottanta.
Resta però il fatto che “Jump” ha davvero lanciato i Van Halen nella storia di questo decennio meraviglioso.
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