Election Day - Arcadia - 80sneverend - Gothic and glamour

Gotico e glamour

Arcadia – Election Day

Dal punto di vista musicale, soprattutto per quanto riguarda la musica pop europea, gli anni 80 sono senz’altro stati divisi in due parti da un momento ben preciso, che ha segnato il passaggio di consegne tra due epoche molto diverse. Il concerto del Live Aid, che ebbe luogo nel weekend del 13 e 14 luglio 1985 negli stadi di Wembley a Londra e JFK a Philadelphia, fu un momento che rappresentò la fine di un’epoca per molti interpreti, e l’inizio di una nuova popolarità per altri.

Per quanto riguarda l’Europa, fu il momento che chiuse l’età dell’oro dei Duran Duran, i simboli indiscussi della prima parte del decennio. Dopo il travolgente successo dell’album Rio, i ragazzi di Birmingham entrarono in un vortice dorato di cui restarono rapidamente prigionieri, con l’obbligo di essere continuamente in tour in tutti i continenti, ma anche di lavorare a nuovi successi da lanciare sul mercato. In effetti, dopo l’album Seven and The Ragged Tiger, ebbero solo l’occasione di lanciare due singoli entrati nella storia, prima di prendere la decisione di sciogliere il gruppo.

E così, l’uscita di The Wild Boys nell’ottobre del 1984 era stata una specie di campanello d’allarme per tutti. Una intera strofa della canzone descrive la vita da forzati del successo che il gruppo stava vivendo, e da quel momento fu chiaro che le cose stavano cambiando tra i membri del gruppo.

Il gruppo lavorò ancora insieme per incidere e girare il video di A View to a Kill nel maggio 1985 per la colonna sonora dell’ultimo film di 007 interpretato da Sir Roger Moore, e due mesi dopo i Duran Duran si presentarono per l’ultima volta insieme sul palco appunto del Live Aid. Non a Londra, ma a Philadelphia, quasi a voler segnare una completa perdita di controllo sui loro impegni o una ricerca di evasione per rigenerarsi.

Ma il palco del Live Aid fu impietoso: la loro performance fu sicuramente apprezzata (eseguirono Union of The Snake, Save a Prayer e The Reflex), ma tutti si resero conto che le cose erano ormai cambiate o erano ormai divenute ingestibili. In particolare, il chitarrista Andy Taylor, l’unico di Newcastle, aveva ormai maturato la decisione di lasciare il gruppo, e in effetti suonò già con il suo nuovo supergruppo, i The Power Station, che aveva formato insieme a Tony Thompson degli Chic e al grande Robert Palmer, e dove sarebbe presto arrivato anche il bassista John Taylor.

A dire il vero, nessuno più voleva continuare a vivere il successo in quel modo, per cui il Live Aid segnò la fine della prima parte della carriera del gruppo pop più famoso al mondo, e anche il frontman Simon Le Bon, il tastierista e “controller” Nick Rhodes e il batterista Roger Taylor formarono un nuovo gruppo, gli Arcadia.

L’ispirazione per il nome del gruppo venne da una serie di dipinti di un pittore francese del Seicento, Nicholas Poussin. In particolare, un suo quadro esposto al Louvre raffigura dei giovani pastori perplessi davanti a una tomba con l’iscrizione “Et in Arcadia ego”. Considerato che il termine Arcadia indicava il luogo immaginario dove il poeta Virgilio ambientò le storie rurali raccontate nelle Bucoliche, la tomba sembra dire ai pastori “anch’io ero come voi”, ammonendoli così probabilmente a vivere e dare il giusto valore al loro tempo, alla loro età e alla loro vita.

Il progetto Arcadia si concretizzò nella realizzazione di un album, So Red the Rose, che sarebbe uscito nel mese di novembre, anticipato come sempre da un singolo di impatto per favorirne le vendite. Il progetto era ambizioso e costoso, e poté avvalersi di collaborazioni importanti come Sting, David Gilmour e Herbie Hancock.

E così, il 14 ottobre 1985 uscì il primo singolo degli Arcadia, Election Day, che svelò al mondo della musica una immagine assolutamente inedita dei tre ex Duran Duran, ma non meno affascinante della precedente.

L’atmosfera è misteriosa, ma affascinante. Alcuni la definiscono esoterica: certamente tra immagini, suoni e testi sembra che il gruppo gradisca una rilettura più moderna del concetto di new-romantic a loro tanto caro. I capelli sono ora scuri, ma gli abiti sono sempre ricercati e raffinati, sicuramente più eleganti rispetto ai video precedenti, ma con alcuni dettagli che sembrano appunto richiamare lo stile di Planet Earth e più in generale, le atmosfere gotiche e fumose alla Fade to Grey caratteristiche di gruppi come Visage, Ultravox e altri.

Il testo è un capolavoro di nonsense, con vocaboli e abbinamenti molto ricercati, e del resto Simon Le Bon è sempre stato un maestro, in questo. Nel complesso, testo piuttosto complesso da decifrare anche se affascinante nei singoli versi, ma anche qui dobbiamo considerare che Simon Le Bon ha sempre privilegiato parole e testi che suonassero bene, e non importa se poi in realtà non avevano significato concreto, la fantasia di ogni ascoltatore avrebbe trovato una interpretazione.

Election Day ha avuto un featuring speciale: quello di Grace Jones, che canta l’ultima strofa con la sua voce imperiosa e affascinante, riconoscibilissima. Grace aveva incontrato i Duran Duran sul set di 007 – Bersaglio Mobile (il cui titolo originale era appunto A View to a Kill), in cui interpretava la criminale May Day, ed era nato il feeling tra di loro.

Certo, quando Simon Le Bon presentò a Grace Jones il testo della strofa che lei avrebbe dovuto cantare, lei reagì chiedendo a gran voce cosa diavolo volessero dire quelle parole, ma evidentemente anche Grace Jones deve essersi rassegnata al fatto che i testi di Simon le Bon vanno accettati, più che spiegati.

Il video di Election Day era senz’altro destinato a restare nell’immaginazione dei fans, e del resto come dicevamo il budget a disposizione era notevole. Il video doveva essere diretto dal grande Ridley Scott, che però non partecipò ufficialmente per altri impegni, e così gli Arcadia dovettero fare a meno del regista di Alien, Blade Runner, Il Gladiatore e tanti altri film, e accontentarsi di un collaboratore da lui indicato, Roger Christian, che comunque aveva lavorato con Scott in Alien, ed era stato premiato per le scenografie di Guerre Stellari.

Il film fu girato a Parigi, e si ispirava al film La Bella e la Bestia, del 1946. La scena si svolge in un ambiente che potrebbe essere un locale o una villa decadente, in cui certi aspetti ricordano un po’ le case di Gotham City, per intenderci. In questo ambiente vediamo varie sale, donne elegantissime che consultano rune misteriose, altre che giocano a dadi, coppie che ballano con atteggiamenti voluttuosi o misteriosi, e non mancano alcuni riferimenti tutt’altro che casuali.

Ad esempio, un artista dipinge un murale, e con la pittura copre la mano di Nick Rhodes avvolta in un guanto. Non è un attore qualsiasi, ma si tratta dell’autore di tutto il concetto grafico della copertina e dell’operazione Arcadia, Tony Viramontes, scenografo e illustratore di moda.

La citazione più importante riguarda un signore anziano che sbircia da dietro un angolo mentre Nick Rhodes scende lentamente una scala (nel tempo in cui Simon canta un’intera strofa). Questo signore anziano è lo scrittore inglese William S. Burroughs, riconoscibile anche nello stile e nel cappello, con cui gli Arcadia (ma qui è opportuno dire i Duran Duran) avevano un debito di riconoscenza.

Infatti, Burroughs era l’autore del romanzo The Wild Boys, uscito nel 1971, che il regista Russell Mulcahy cercò per anni di trasformare in film, ma come sappiamo divenne poi fonte di ispirazione per la canzone simbolo di tutti gli anni ’80 in Europa, e per il suo indimenticabile video.

In alcune interviste, Nick Rhodes ricordò che anche la top model Linda Evangelista partecipò al video, nei panni di una delle bellissime donne che animano la scenografia, ed è presente anche una citazione un po’ autoreferenziale al proprio passato.

Verso il finale del video, infatti, vediamo l’enorme ombra di una specie di minotauro o, meglio, di un uomo con la testa di un cavallo. Gli Arcadia commentarono che si trattava di una citazione di una scena tratta da un famoso film del 1959 del regista francese Jean Cocteau, Il testamento di Orfeo. Certamente, però, è una scena che abbiamo visto molto simile in uno dei primi video dei Duran Duran, Girls on Film, dove veniva inscenata perfino una specie di promiscuo rodeo in cui l’uomo vestiva appunto una testa da cavallo nera molto simile a questa (e anche a quella del film di Cocteau).

Infine, dobbiamo notare che gli Arcadia avevano anche creato un codice segreto, composto da coppie di cifre che vediamo in diverse scene del video, per esempio sui muri alle spalle di Simon Le Bon. Ebbene, non c’era nulla di casuale, e la chiave per decifrare il codice era sulla copertina del disco, dove il titolo Election Day appariva scritto una volta in chiaro e una volta in codice.

In sostanza, assegnando alla lettera T il valore di 02 e procedendo di due in due (cioè, la U era 04) e ripartendo dalla A una volta superata la Z, si assegnavano i valori a ogni lettera. In questo modo diventava possibile decifrare alcune scritte enigmatiche sulla copertina del disco, compresa la lunga ed enigmatica sequenza curva di numeri in primo piano, che alla fine risultava essere… “Taylor – Rhodes – Le Bon” !

Insomma, Election Day apriva alla grande la seconda fase della storia di questo grandissimo gruppo, in particolare di Simon Le Bon, Nick Rhodes e Roger Taylor. L’intero album fu accolto benissimo e in effetti conteneva tanta tanta qualità. La canzone Election Day portò gli Arcadia nelle prime posizioni in molte classifiche europee (in Italia restarono al primo posto per una decina di settimane), e tutto lasciava presagire un futuro roseo anche per questa formazione.

In realtà, il progetto Arcadia (così come il progetto The Power Station) era destinato ad esaurirsi nello spazio di un album, dopo il quale i Duran Duran erano destinati a riformarsi ma con altri cambiamenti, perché se è vero che John Taylor rientrerà nel gruppo, è anche vero che Roger Taylor si prenderà una lunga pausa dal mondo della musica.

La veloce parabola degli Arcadia viene comunque considerata, dopo tanti anni, come un esercizio di grande qualità, a partire appunto dall’atmosfera gotica e new wave della bellissima Election Day, davvero una canzone che non passa mai di moda – anche se in questo caso le elezioni non c’entravano proprio niente!

Arcadia su Wikipedia

Facebook comments

Views: 1246

Tag , ,

Le playlist di 80sneverend !

Articoli recenti

Top