Rockwell – Somebody’s watching me
Tra gennaio e febbraio del 1984 usciva una canzone che ha veramente simboleggiato il destino di tante canzoni degli anni. Il destino di essere una canzone fortissima, di avere un successo strepitoso, e poi però di finire lì, perché sempre il destino decide che basta così. Eppure dopo tanti anni tutti impazziscono ancora per questa canzone.
Questa canzone è un po’ il frutto di una telenovela di famiglia. Di una famiglia importante, quella del fondatore e amministratore delegato della Motown Berry Gordy, e di suo figlio Kennedy, che viveva da un’altra parte con la mamma (che non era la moglie del boss) ed era un po’ la pecora nera della famiglia.
Alla fine però prova a fare questo disco fortissimo, chiamando alcuni amici a fare i coretti. Tra l’altro sua sorella aveva sposato uno di questi amici. La mamma si accorge che la canzone è fortissima e va dal padre di lui, senza dirgli però di chi era la canzone. Qualcuno che sapeva la storia si era inventato il nome Rockwell che suonava bene, anche per evitare eventuali accuse di nepotismo.
Morale: il papà è mezzo convinto del disco, quando sente il ritornello cantato dagli amici del figlio, e decide che sì, verrà fuori un bel disco. E alla fine sono tutti felici e contenti, compresi i due amichetti del coro, che si chiamavano Jermaine e Michael. Jackson, naturalmente.
Il video è fantastico e riesce a inquadrare bene le paranoie del protagonista che si sente osservato da personaggi strani, poi scopre che era solo il postino che gli consegnava il giornale corretto. E però, a guardare bene, anche il postino in realtà… ma questo guardatelo nel video!!!!
#quotefromthe80s
People call me on the phone, I'm trying to avoid
But can the people on TV see me or am I just paranoid?
When I'm in the shower I'm afraid to wash my hair
'Cause I might open my eyes and find someone standing there
#Rockwell #SomebodysWatchingMe
Rockwell su Wikipedia
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