Pink Floyd – Another brick in the wall
Il passaggio da un decennio all’altro è sempre un momento importante. Quando finisce un anno con il 9 e inizia una nuova decina diventa naturale cercare di riassumere i dieci anni passati in poche parole, anche se dieci anni sono lunghi, pieni di giornate, fatti, persone, e naturalmente canzoni.
Quando iniziò il 1980 in Italia c’era molta speranza, gli anni 70 vengono ancora ricordati come anni bui, anni di piombo, in cui si sparava, esplodevano bombe e la gente aveva paura. Gli anni 80 dovevano per forza portarci al di là di questo muro, perché la fine di un decennio è sempre un muro, un confine, anche se poi passa solo un secondo tra un momento e l’altro, partono i tappi di spumante, e sembra che non sia successo niente.
Anche le prime classifiche degli anni 80 erano cosi: i suoni ruvidi e sperimentali degli anni 70 iniziavano a sublimare nell’elettronica degli anni 80, anche se le tematiche restavano spesso pesanti e impegnative. E in cima alle classifiche arrivava una canzone che era destinata a restare per sempre nella storia, per tantissimi motivi, musica, testo, video, autori.
I Pink Floyd sono davvero un gruppo che ormai non ha tempo ne età, vista la loro carriera eterna, e questo fu sicuramente uno dei loro successi principali… che ci portò dritti negli anni 80. Anche se poi come sappiamo gli anni 80 musicalmente cominciarono un pochino più tardi.. ma ne parleremo presto!
#quotefromthe80s
We don't need no education
We dont need no thought control
No dark sarcasm in the classroom
Teachers leave them kids alone
#PinkFloyd #AnotherBrickInTheWall
Pink Floyd su Wikipedia
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