Learning to fly - Pink Floyd - 80sneverend - Fly to the future

Volare verso il futuro

Pink Floyd – Learning To Fly

#quotefromthe80s
No navigator to find my way home
Unladen, empty and turned to stone
A soul in tension that’s learning to fly
Condition grounded but determined to try
#PinkFloyd #LearningToFly

Al cinema si andava tanto e noi Dinosauri ottantini iniziavamo a gustarci lo spettacolo a partire dalle lunghissime code fuori dalle sale di proiezione, prendevamo il biglietto, magari una coca e… tac! Partiva il videoclip di una bellissima canzone, scritta da un gruppo che tanto aveva già dato è che ora si trovava a ricominciare dopo l’abbandono burrascoso di una sua colonna portante, il fondatore Roger Waters.

Ovviamente parliamo dei Pink Floyd e di Learning to Fly, primo singolo estratto dall’album del settembre 1987 intitolato A Momentary Lapse of Reason (molto significativamente “uno sbandamento momentaneo”).

Il famoso video mostra un nativo americano inizialmente intento a falciare il grano; dopo avere visto un aereo sopra di lui, inizia ad avere visioni di uno sciamano e infine si lancia da una rupe, trasformandosi in un’aquila per volare libero.

Il brano racconta le sensazioni di David Gilmour rispetto all’idea di volare. In quel periodo, infatti, stava prendendo il brevetto di volo e il tipico messaggio di scuse per il ritardo alle registrazioni era «I’m learning to fly», “Sto imparando a volare”.

Il testo può anche essere visto come una metafora dello spiccare il volo, iniziando nuove avventure; esattamente quanto stava accadendo alla band dopo la separazione da Waters.

Del resto, per spiccare il volo e uscire dal momentaneo sbandamento, vennero chiamate grandi collaborazioni esterne a quanto rimasto dei Pink Floyd, a iniziare dal ritorno di uno dei membri fondatori del gruppo, Richard Wright.

Ad aggiungere sicurezza per questo grande passo è il richiamo alla copertina dell’album (dopo 10 anni) dello storico designer Storm Thorgerson, per l’occasione anche regista del fortunato videoclip (fra le altre cose vincitore nel 1988 di un MTV Video Music Award come “Best Concept Video”, l’unico VMA dell’intera carriera del gruppo).

Nonostante l’accoglienza freddina da parte della critica, l’album venderà molto bene, collezionando dischi d’oro e di platino in giro per il mondo.

Pink Floyd su Wikipedia

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