Call me - Blondie - 80sneverend.com - Calling for love

Chiamare l’amore

Blondie – Call Me

#quotefromthe80s
Roll me in designer sheets
I'll never get enough
Emotions come, I don't know why
Cover up love's alibi
Call me (Call me) on the line
#Blondie #CallMe

Una delle primissime canzoni di grande successo uscite negli anni 80 fu sicuramente “Call me” dei Blondie. Per quanto possa essere davvero considerata una canzone sempre moderna e senza tempo, questa canzone uscì all’inizio di febbraio del 1980, ed era inclusa nella colonna sonora di un famosissimo film, “American Gigolo”, che contribuì a lanciare la fantastica carriera del grande Richard Gere.

Nel film, Richard interpretava Julian, un gigolo appunto, che finisce coinvolto in una storia torbida in cui dovrà scagionarsi dall’accusa di omicidio. E la canzone parla proprio del lavoro di Julian, anche se la versione finale fu il risultato di una serie di eventi inaspettati, come spesso succedeva negli anni 80.

La canzone viene concepita nella testa del grande Giorgio Moroder, che stava appunto lavorando alla colonna sonora del film. Giorgio Moroder aveva in mente la sua interprete ideale per questa canzone, e la propose alla voce calda di Stevie Nicks, la cantante dei Fleetwood Mac. Sfortunatamente, Stevie Nicks aveva da poco firmato un contratto con una nuova casa discografica, e le condizioni del contratto le impedirono di collaborare con Moroder.

Il grande compositore però non si perse d’animo e propose la canzone a Debbie Harry. A dire il vero le diede poco più che una base musicale e qualche indicazione, ma lasciò a Debbie e al suo gruppo il compito di scrivere il testo e la melodia finale.

Debbie, donna di sensualità estrema ma anche di grande capacità musicali e artistiche, si dedicò con i Blondie a lavorare alla canzone, e la leggenda vuole che nel giro di poche ore, diciamo di un pomeriggio, fosse nata questa bellissima canzone.

Il testo della canzone naturalmente si ispira al personaggio del film, ma è curioso sentire come Debbie interpreti i pensieri dell’uomo dedito alla prostituzione. Non c’è una vera storia, ma il testo è sicuramente coinvolgente, cantato dalla voce sensuale di Debbie Harry che inserì anche un paio di versi in italiano e in francese.

Fu un successo: la canzone divenne rapidamente il più grande successo della lunga carriera dei Blondie, e raggiunse la vetta delle classifiche sia in Inghilterra che negli Stati Uniti, oltre che in molte altre nazioni. In realtà non fu mai fatto un vero video, o meglio, ne furono fatti due entrambi un po’ riduttivi, a mio parere.

Il primo video è quello ufficiale, ma in sostanza è una raccolta di spezzoni di concerti e immagini dei Blondie e di Debbie Harry. Fu prodotto anche un altro video, in cui il gruppo non compariva mai, e si vedeva in sostanza solo un taxi girare per le strade di New York. Peraltro questo stesso taxi apparve in altri video dei Blondie, era una specie di mascotte, diciamo.

Sembra impossibile che “Call me” sia uscita oltre quarant’anni fa: è una canzone davvero senza tempo, che fu ripresa, a trent’anni di distanza, da due vere icone di femminilità degli anni 80, che ne fecero una cover molto bella e assolutamente ironica nella loro interpretazione. E a voi piace di più la versione originale di Debbie Harry e dei Blondie, oppure la cover del 2010 di Samantha Fox e Sabrina Salerno?

Blondie e Debbie Harry su Wikipedia

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