Chris De Burgh – High On Emotion
#quotefromthe80s
Living in a world that others cannot share
Yea here we go again
We are moving from a spark to a flame
I am high on emotion, high again
#ChrisDeBurgh #HighOnEmotion
E’ un po’ quello che è successo alla carriera di Chris De Burgh nel maggio del 1984. Un coacervo di nazionalità: il padre era un diplomatico inglese con interessi nell’agricoltura in varie zone del mondo, per cui Chris crebbe in posti come Malta, la Nigeria e lo Zaire. La madre è la figlia di un militare irlandese di carriera, sir Eric de Burgh, uno dei comandanti dell’esercito britannico in India durante la seconda guerra mondiale.
Insomma, il giovane Chris non ha certo avuto un’infanzia qualunque, e per la sua carriera ha scelto di usare il cognome materno. Persona molto colta e appassionata di lingue e storia, Chris ha fatto tanti anni di gavetta musicale. Aveva fatto da supporter nei concerti dei Supertramp, e con il suo gruppo era comunque riuscito a crearsi un pubblico di nicchia.
Poi, come spesso succedeva negli anni 80, chissà perché a un certo punto un album esce un po’ più commerciale degli altri, e una delle canzoni diventa improvvisamente famosissima e scala le classifiche. Accadde così all’album “Man on the line”: l’album ebbe un discreto successo, in alcuni paesi arrivò in cima alle hit parade. Non in Inghilterra, ma accadde nel continente. E soprattutto, accadde alla sua bellissima “High on emotion”.
Con un video simpatico ma certo non fenomenale, che lo riprende durante un concerto in un teatro con la sua band, questa canzone rese Chris famosissimo in tutta Europa. E questo lo aiutò a raggiungere il punto più alto della sua carriera, che sarebbe venuto di lì a un paio d’anni con “The Lady in Red”.
Anche queste erano storie degli anni 80: personaggi sconosciuti, antidivi, così lontani dai Simon Le Bon o Madonna, che con la forza della musica riescono a trovare il loro posto nella nostra memoria.
Chris De Burgh su Wikipedia
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