Smalltown boy - Bronski Beat - 80sneverend - From smalltown to success

Da una piccola città al successo

Bronski Beat – Smalltown Boy

#quotefromthe80s
Mother will never understand
Why you had to leave
For the love that you need
Will never be found at home
#SmalltownBoy #JimmySomerville #BronskiBeat

Molti gruppi negli anni 80 hanno trovato un successo incredibilie con il loro primo singolo. Di questoi, parecchi hanno anchesaputo continuare bene la loro carriera. Di questi, alcuni membri hanno anche saputo staccarsi dal gruppo e continuare la loro crescita con esperienze personali che alla fine hanno consacrato il loro talento e la loro creatività.

Uno dei personaggi simbolo degli anni 80 che ha vissuto esattamente questa storia è sicuramente Jimmy Somerville, la cui carriera iniziò, se vogliamo, ai primi di giugno 1984, quando entrò nelle hit parade inglesi il primo singolo dei Bronski Beat, “Smalltown boy”, che fu immediatamente un successo incredibile.

Oltre a essere una canzone irresistibile, conteneva anche un messaggio molto importante e coraggioso. Non so se si potesse definire davvero autobiografico, ma certamente toccava da vicino la sensibilità dei Bronski Beat.

Il loro tema principale era la difesa dei diritti degli omosessuali, in una nazione apparentmente moderna, ma in cui la legge consentiva rapporti sessuali a età diverse per eterosessuali e omosessuali. Da questa anomalia i Bronski Beat presero il titolo per il loro album che sarebbe uscito di lì a poco, e che si chiamava appunto “The age of consent”.

Jimmy, Steve Bronski, e Larry, il terzo componente del gruppo che è scomparso nel 2016, avevano dichiarato la loro omosessualità, e divennero quindi simboli di una protesta per il riconoscimento dei diritti.

La canzone “Smalltown boy”, come dicevo, non so se sia autobiografica, ma è certamente vicina ai sentimenti dei tre, cresciuti in una Glasgow troppo stretta e forse troppo arretrata e conformista per le loro ambizioni e per i loro sentimenti. E la storia che vediamo nel video potrebbe davvero essere una storia vera o verosimile.

Mentre i binari del treno lo portano lontano da casa, Jimmy ripercorre una brutta storia: da uno sguardo in piscina da parte di un aitante nuotatore, a un timido approccio rifiutato con sdegno, fino a un pestaggio vile da parte del nuotatore e dei suoi amici motociclisti. E il peggio deve ancora venire, perché quando la polizia riporta Jimmy a quella famiglia da cui sta cercando di fuggire, diventa evidente che per la morale comune Jimmy passa da vittima a responsabile, per via del suo atteggiamento.

E naturalmente diventa impossibire restare oltre in quella famiglia e in quella vita, e così Jimmy deve prendere il treno e andarsene per sempre, portando con sé comunque l’amore di una madre che non può capirlo ma lo abbraccia, e il fardello di un padre che gli allunga una banconota ma rifiuta di stringergli la mano.

E su quel treno inizia la vera vita di Jimmy, che viene raggiunto dai suoi compagni di gruppo. E questa vera vita lo ha portato non solo a un successo clamoroso con i Bronski Beat (pensiamo anche a “Why” per esempio), ma anche a una importante esperienza con i Communards (con le cover “Don’t leave me this way“, “You are my world“, “Never can say goodbye“), e ad altre esperienze soliste. Certamente un simbolo degli anni 80.

Bronski Beat e Jimmy Somerville su Wikipedia

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