Bruce Springsteen – The River
#quotefromthe80s
Is a dream a lie if it don't come true
Or is it something worse
that sends me down to the river
though I know the river is dry
#BruceSpringsteen #TheRiver
Nel filone esistenzialista degli 80’s entrano a pieno titolo molte delle liriche di Bruce Springsteen, come l’intero Nebraska o la leggendaria Born in the USA, ma di certo la primogenitura in questo senso per il Boss spetta all’album del 1980 The River e alla canzone omonima. La canzone uscì come singolo nel maggio del 1981, circa sette mesi dopo l’uscita dell’album, che era uscito nell’ottobre precedente. A dire il vero il Boss aveva eseguito questa canzone nelle sue serate fin dal 1979.
Canzone meravigliosa, di sogni infranti, che si scontrano con una realtà proletaria di provincia, dove possono succedere «piccole storie ignobili» (per dirla con Guccini) come una gravidanza non voluta e molto precoce, aggiustata con un matrimonio riparatore fatto senza sfarzi in un silenzio carico di vergogna.
Il giovane padre di famiglia ha ancora un ruolo sociale, almeno fino a quando il lavoro non finisce a causa della crisi economica che sembra negargli anche la comprensione della moglie. E allora, l’unica medicina è quella di tuffarsi nei good old days, di quando loro due scappavano di nascosto per fare l’amore, dopo una nuotata notturna giù al fiume.
A volte un verso vale un’intera canzone, in questo caso a strappare il cuore è una domanda: «Is a dream a lie, if it don’t come true?» ovvero «un sogno che non si avvera è una bugia?»
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