Voices - Russ Ballard - 80sneverend - Voices from history

Voci dalla storia

Russ Ballard – Voices

#quotefromthe80s
Some people didn't like what the voice did say
So I took the voice and I locked it away
I got the key, I got the key
Voices, I hear voices
#RussBallard #Voices

Anche negli anni ’80 c’era qualcuno che veniva già dalla storia. Abbiamo visto tanti interpreti che avevano avuto una gavetta notevole nel corso degli anni ’70, magari sulla scena del punk, poi diventati assoluti innovatori negli anni ’80, penso a Pete Wylie e i suoi The Mighty Wah! con Come Back, o a Tony James, insieme a Billy idol nei Generation X e poi leader dei Sigue Sigue Sputnik di Love Missile F1-11.

C’erano anche diversi artisti che in realtà erano sulla scena dai primi anni 60, e che negli anni ’80 conservavano assolutamente un gran tocco di modernità. il pensiero corre naturalmente subito a Paul McCartney e a duetti storici come Say, Say, Say con Michael Jackson o Ebony and Ivory con Stevie Wonder, ma Sir Paul non era l’unico.

A metà ottobre del 1984 entrava nelle classifiche un pezzo davvero irresistibile di un grandissimo autore che ha sicuramente avuto meno successo di quanto meritasse, e non solo perché era sulle scene dal 1961, ma soprattutto perché Russ Ballard è stato autore di tantissimi pezzi anche per gente come Roger Daltrey degli Who o addirittura dei Kiss.

Negli anni 80, quando ormai si avvicinava alla quarantina, Russ Ballard fu autore di due grandissime canzoni che contribuirono notevolmente alla visibilità e alla fama dei loro interpreti: You Can Do Magic degli America, e soprattutto la bellissima I Know There’s Something Going On di Frida, nome cui a quei tempi bisognava ogni volta aggiungere “la rossa degli Abba”. Frida ebbe un discreto successo come solista, ma il culmine di questo successo fu appunto merito di questa canzone, scritta da Russ Ballard e prodotta dal grande Phil Collins che suonava anche la batteria, riconoscibile dalla sua inconfondibile tecnica del “gated reverb”.

In realtà il buon Russ aveva già all’attivo anche cinque album da solista, ma appunto nel suo sesto album, che si chiamava proprio Russ Ballard, peraltro esattamente come il primo album, c’era la canzone che lo proietterà per sempre nella storia degli anni ’80: Voices.

Voices è, a mio modestissimo parere personale, una canzone eccezionale per due motivi. Sicuramente per il testo, ermetico al punto giusto, che parla di queste voci non meglio identificate, che lo stesso Ballard in una intervista definì come quelle voci dentro di noi che a volte sentiamo, positive o negative. Aggiunse anche che, nel suo caso, queste voci lo aiutavano a capire molte cose che Ballard avrebbe voluto poi fare o dire in futuro. In particolare, in un verso si dice che le voci stanno aspettano che noi le liberiamo, che è un po’ quello che Ballard fece con l’ispirazione per tante canzoni.

Poi, credo che Voices sia una canzone fantastica anche per la musica travolgente e soprattutto per i suoni, per gli assoli di chitarra e anche per gli effetti elettronici: sicuramente era una delle canzoni più innovative e anche coinvolgenti degli anni ’80, e certamente si vede la grande esperienza di Russ come autore e come chitarrista.

Il video è molto movimentato e ci mostra la fuga di un uomo braccato che riesce appunto a trovare il modo per fuggire con la donna che deve salvare. Una specie di mini-film d’azione che ha qualcosa in comune con Owner of a Lonely Heart degli Yes e forse sarà anche fonte di ispirazione per Broken Wings dei Mr. Mister. Ballard appare sempre con occhiali da sole, come direbbe Battiato forse per avere più carisma e sintomatico mistero, e usava sempre gli occhiali anche durante le esibizioni televisive, un po’ come faceva anche il grande Mike Oldfield.

Insomma, Voices è stata davvero un fulmine a ciel sereno. Anche se non arrivò in testa alle classifiche, sicuramente portò scompiglio nel mondo del pop e permise al grande Russ Ballard di raccogliere almeno in parte quel grande successo che, a dire il vero, meritava già da molto tempo. A riprova di tutto ciò, la musica di Russ Ballard divenne un cult in serie come Miami Vice o in videogames come GTA.

Russ Ballard su Wikipedia

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