Elton John & Millie Jackson – Act of war
#quotefromthe80s
We're living on the front line you and me
Fighting on this battleground of misery
Oh go ahead bring on your artillery
And we'll make this an act of war
#ActOfWar #EltonJohn #MillieJackson
Nel giugno del 1985 usciva una canzone abbastanza fuori dall’ordinario. Non una brutta canzone, anche se non era certo tra le più memorabili del decennio, ma una canzone in cui tutto era un po’ strano. Aveva un titolo che richiamava la guerra, ma in realtà parlava dei conflitti di una storia d’amore. C’erano comunque diversi riferimenti alla politica di quel tempo, che in questi ultimi periodi sta purtroppo tornando di attualità.
Il telefono vicino al pulsante rosso di lancio dei missili, il presidente che mangia le gelatine, adorate da Ronald Reagan, mentre presenta i cantanti, il conto alla rovescia, i tanti vocaboli relativi alla guerra: in un certo senso poteva essere considerata anche una canzone antimilitaristica, come 99 Luftballons di Nena o State of the Nation degli Industry, ma fondamentalmente la guerra di cui si parlava era una guerra di sentimenti.
La cosa più strana era forse la coppia che cantava questa canzone. Elton John non aveva certo bisogno di presentazioni, ma era in una fase della sua carriera in cui stava cercando di avvicinarsi ed entrare nel mondo del pop, anche ai margini del rock, vista l’energia di questa canzone scritta dal suo alter ego musicale Bernie Taupin. Forse stava cercando di entrare nei cuori di una nuova generazione, un po’ come aveva fatto David Bowie con Let’s Dance e China Girl, ma non ci riuscirà tanto con questa canzone, quanto con la bellissima Nikita che uscirà circa un mese dopo.
Insieme a Elton troviamo un altro personaggio non così comunque per la musica pop. Millie Jackson è una cantante americana molto conosciuta, già in quei tempi, nel mondo del soul e del blues, ma assolutamente estranea al mondo del pop. A dire il vero la prima scelta dei produttori per interpretare questa canzone insieme a Elton John fu Tina Turner, la quale però non fu convinta dal progetto e declinò l’invito.
In effetti si ha la sensazione che Millie Jackson si ispiri un po’ a Tina Turner, nella grinta del suo personaggio, anche nel taglio dei capelli, nella impostazione vocale. Dal video vediamo che Millie è una bellissima donna che ha appena superato i quarant’anni piena di energia e con un’immagine glamour come solo negli anni ’80 si potevano vedere. Attorno a Millie e Elton, dei ballerini mettono in scena coreografie sensuali, veloci e complesse come l’universo degli equilibri delle coppie. Tra i chitarristi della canzone, spicca un nome illustre: quello di Nik Kershaw, l’autore di Wouldn’t it be good e tanti altri capolavori.
Forse c’erano troppi tentativi tutti insieme, forse la canzone non era eccelsa, è un fatto che in Inghilterra arrivò a una posizione intermedia nelle classifiche, e fuori dall’Inghilterra non fu praticamente considerata. Negli Stati Uniti, dove Millie Jackson stava considerando un passaggio al mondo del pop, la canzone fu praticamente ignorata.
Millie, comunque, la prese bene. In una intervista commentò che per farsi largo nel mondo del pop occorre una casa di produzione potente, mentre lei aveva sempre un po’ fatto tutto da sola senza agenti, il che comunque bastava nel mondo del soul. Da questa esperienza dedusse che evidentemente non era il momento per lei di passare al pop, e accantonò l’idea tornando al suo mondo, quello appunto del blues e del soul. Va detto che uno dei motivi per cui è conosciuta sono le copertine a volte decisamente trash dei suoi album, e forse anche questo non le giocava a favore, in abbinamento a un personaggio come Elton John.
In effetti l’esperimento non portò i frutti sperati, e con questa canzone si concluse l’esperienza di Millie Jackson nel mondo del pop. Elton John ebbe invece altre occasioni, come detto, di affrontare questo mondo, ma sempre da un punto di vista molto distaccato e iconico come il suo personaggio.
Elton John e Millie Jackson (in inglese) su Wikipedia
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