Mike Oldfield – To France
#quotefromthe80s
Never going to get to France
Mary Queen of chance, will they find you?
Never going to get to France
Could a new romance ever bind you
#ToFrance #MikeOldfield #MaggieReilly
Non era così comune negli anni 80 trovare delle canzoni dedicate a personaggi storici. Al massimo si poteva trovare qualche canzone dedicata o che parlava di personaggi del Novecento, che non era proprio storia, se vogliamo. Forse il personaggio che era andato più indietro nel tempo era Falco che aveva raccontato la vita e le peripezie di Mozart in Rock Me Amadeus. Era quindi andato indietro di duecento anni, più o meno, battendo il record che negli anni ’70 avevano fissato i Boney M che avevano dedicato una canzone a Rasputin.
Il record lo avrebbe poi fissato Valerie Dore, che nel 1986 dedicò la canzone Lancelot ai cavalieri della tavola rotonda; ma in realtà, poco prima di Falco, qualcuno era andato un po’ più indietro, dedicando una canzone ad una regina del Cinquecento, Maria Stuarda.
Una regina importante, che visse una vita di travagli ed esili, costretta a fuggire bambina dalla sua Scozia per non essere catturata dagli inglesi, e che disgraziatamente si mise proprio nelle loro mani venti anni dopo, e quella fu la sua sventura e la sua fine. Una regina che però incarna anche il senso del destino, perché suo figlio di fatto unì i troni scozzese ed inglese, e da lì si arrivò all’attuale monarchia inglese.
Fu quindi una regina per caso, incoronata a pochi mesi di vita e praticamente mai in grado di regnare, ma anche una regina del caso, appunto, viste le circostanze attorno alla sua vita e alla sua discendenza. Per questo la possiamo definire “Queen of chance”, a partire appunto dalla fuga di quella drammatica notte del 1548, accompagnata da quattro damigelle, quattro bambine di cinque anni come lei, tutte di nome Mary come lei.
A lei, nel giugno del 1984, il grande Mike Oldfield aveva dedicato una ballata ricca di emozioni e suggestione. Sull’onda del successo clamoroso ottenuto nel 1983 con l’album Crises, che conteneva le indimenticabili suggestioni di Moonlight Shadow e Foreign Affair, Mike Oldfield aveva replicato la formula del successo nel suo album seguente, Discovery. Naturalmente, la formula del successo di Mike Oldfield si componeva di virtuosismi strumentali, testi ricercatissimi, ma anche della voce davvero celestiale di Maggie Reilly. Probabilmente, se c’è una voce degli anni 80 che vorrei sentire dal vivo in un contesto privato, cioè non nei grandi concerti, direi che vorrei sentire la voce di Maggie Reilly. La voce perfetta, per cui davvero si può spendere il termine “celestiale”.
To France, come era successo anche a Foreign Affair, non aveva neppure un vero video, come vediamo da queste immagini con Maggie che canta e Mike che suona la sua Fender Stratocaster. Ed è un peccato, perché una storia come questa, affidata al regista giusto, avrebbe potuto essere un video davvero storico. Ma Mike Oldfield era molto più attento a suoni e alla sperimentazione elettronica, piuttosto che all’universo delle immagini.
To France ebbe un discreto successo ed entrò nella top ten in diversi paesi d’Europa nell’estate del 1984. Ironia della sorte, la canzone ebbe lo stesso destino della regina: l’Inghilterra fu l’unico paese in cui non riuscì neppure ad avvicinarsi al trono della top ten, ma arrivò addirittura al primo posto esattamente in Francia!
Mike Oldfield e Maggie Reilly su Wikipedia
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