Belfast child - Simple Minds - 80sneverend - Years of change

Gli anni del cambiamento

Simple Minds – Belfast Child

“Belfast child” ha segnato il ritorno, tra gennaio e febbraio del 1989, dei grandissimi Simple Minds sulla scena mondiale. Da un sacco di tempo non usciva un loro disco, erano infatti passati oltre tre anni dai tempi di “Once upon a time”, anche se c’era stato un live di mezzo.

Ed anche i Simple Minds stessi erano in una profonda fase di cambiamento. Se prima erano sempre stati un quintetto, più certamente la indimenticabile corista Robin Clark, ora si apprestavano ad essere un trio, più dei musicisti di sostegno.

La situazione non era delle migliori, c’era tensione nel gruppo e ogni canzone risentiva un po’ di questo clima, anche perché era cambiata anche la produzione, affidata al grande Trevor Horn, quello dei Buggles, per capirci.

L’album comunque ebbe un grande successo, soprattutto in Europa. Jim Kerr era maturato. Le canzoni erano forse un po’ più solenni, ispirate da fatti come l’attentato di Enniskillen del 1987 in questo caso. Anche i video erano forse un po’ più cupi, ma i fans accolsero l’album e i singoli con grande entusiasmo.

Personalmente, le canzoni tratte da “Street fighting years”, questa in primis, ricordano con nitidezza un anno molto particolare, uno dei quei periodi in cui cambiano tante cose della vita, le scuole le amicizie, gli amori, e però nel cambiamento si cresce e soprattutto si diventa. Proprio come stava succedendo ai Simple Minds!

#quotefromthe80s
Come back people, you've been gone a while,
And the war is raging, through the Emerald Isle.
That's flesh and blood man, that's flesh and blood,
All the girls are crying but all's not lost.
#SimpleMinds #BelfastChild

Simple Minds su Wikipedia

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