Duran Duran – Hungry like the Wolf
#quotefromthe80s
Strut on a line it's discord and rhyme
I'm on the hunt down after you
Mouth is alive with juices like wine
And I'm hungry like the wolf
#DuranDuran #HungryLikeTheWolf
Il 10 maggio 1982 è una data che gli amanti degli anni 80 non possono dimenticare. Quel giorno usciva infatti un album che avrebbe cambiato la storia del pop in Europa. Sì, perché con il loro primo album i Duran Duran si erano certamente fatti conoscere ed apprezzare, ma fu grazie allo strepitoso successo dell’album “Rio” che si prepararono al grande salto verso il successo e la fama planetaria.
La settimana precedente era uscito questo singolo, ed era stato accolto con un successo clamoroso. Sei mesi prima c’era stato un altro singolo, “My own way”, che aveva fatto un po’ da ponte tra le due versioni dei Duran. Il look new romantic di “Planet Earth” sembrava decenni indietro, in confronto al look glamour che i Duran Duran sfoggiano in “Hungry Like the Wolf”. In realtà qualcosa del primo album rimane: forse è il “bop bop bop” di “Planet Earth” che ora diventa “tu ttu ttu ru” nella nuvoa canzone, ma per il resto, molto è cambiato.
La canzone è vagamente ispirata alla favola di Cappuccetto Rosso, ma solo perché parla di inseguimenti, di caccia, e ovviamente del lupo. In realtà Simon Le Bon aveva già capito che la coerenza del testo era un aspetto del tutto secondario: l’importante era usare parole e frasi che suonassero bene e non fossero banali. E lui lo faceva benissimo.
Del resto questa canzone, a detta dei Duran stessi, fu composta in pochissimo tempo, mi pare nel giro di un pomeriggio: ognuno aveva ben chiaro il giro da cuonare con il proprio strumento, e Andy Taylor aveva aggiunto un tocco in più: appassionato di musica e strumenti elettronici, aveva collegato alcuni nuovi strumenti prodotti dalla Roland, tra cui batterie elettroniche e sintetizzatori, e ciò portava a suoni nuovi, moderni, irresistibili. La creatività del gruppo ora non aveva davvero limiti, e in effetti questo album era pieno di perle, come “Save a Prayer”, “The Chauffeur”, “New Religion” oltre alla stessa “Rio”.
La risatina iniziale e l’urletto finale furono gentilmente offerti dalla ragazza di Nick Rhodes.
Il video contribuì non poco al successo della canzone e dell’album. Diretto sempre dal grandissimo Russell Mulcahy, fu girato a Sri Lanka, tra affollate ambientazioni locali che i Duran Duran mettono a soqquadro, e inseguimenti nella giungla. Un po’ Indiana Jones e un po’ Apocalypse Now, insomma. I Duran sono tutti all’inseguimento del lupo Simon, che però a sua volta è impegnato in un altro inseguimento, più sentimentale diciamo.
E in molte scene Simon ha un cappello che in realtà non doveva esserci. Prima di quel giro di scene Simon si era affidato a una parrucchiera locale per rinfrescare i suoi colpi di sole, ma la ragazza era stata un po’ troppo carica, e i riflessi erano venuti di un arancione inguardabile. E quindi Simon rimediò con il cappello.
“Hungry like the Wolf” entrò di diritto nella storia del pop e nella storia dei Duran Duran, e a tanti anni di distanza resta una delle canzoni più amate dai fans, una di quelle che a un concerto non possono mai mancare.
Duran Duran su Wikipedia
Visits: 1569