Frankie Goes To Hollywood – Relax
Il 24 ottobre 1983 fu uno di quei giorni assolutamente magici per la musica degli anni 80. Uno di quei giorni in cui uscivano due canzoni, in contesti completamente differenti, che avrebbero assolutamente fatto la storia del decennio dal punto di vista musicale. E così, quel giorno, se entravi in un negozio di dischi, potevi trovare la nuova canzone di Billy Idol, “Rebel Yell“, ma anche il disco d’esordio di un gruppo sconosciutissimo, a parte la classica gavetta di serate in locali underground. E in uno di questi locali vennero notati da una persona che era in contatto con l’onnipresente Trevor Horn, quello dei Buggles e di “Video Killed the Radio Star“, e membro anche degli Yes.
Dopo aver messo a contratto questo nuovo gruppo con la sua neonata ZTT Records, Trevor chiese loro di rifare la loro canzone principale, che secondo lui non era ancora pronta, benché avesse un gran potenziale. Furono necessari quattro giri di scrittura, registrazione e ulteriore modifica, prima di arrivare alla versione che conosciamo. In pratica, dell versione originale rimase quasi solo la voce del cantante.
Ma Trevor Horn la voleva perfetta, perché aveva capito che questa canzone avrebbe cambiato la storia del pop e anche del costume. La canzone era fortissima, ma c’erano dei rischi che Trevor si voleva prendere: un certo livello di censura era già assicurato prima ancora di pubblicarla, perché il testo era abbastanza esplicito e il gruppo era apertamente gay, cosa che in quegli anni non era così sdoganata neppure in Inghilterra.
E così in quel lunedì di ottobre, uscì il primo disco dei Frankie Goes To Hollywood, “Relax”. Rilassati, non farlo. La canzone ebbe un modesto successo fino a un importante punto di svolta: il 5 gennaio 1984, FGTH si esibirono a “Top of the Pops”, e il successo deflagrò. Effettivamente nel giro di due settimane molte radio decisero di escluderla dalla programmazione per via del testo troppo esplicito, e la BBC bandì ufficialmente la canzone e il gruppo da tutte le programmazioni. Per non parlare del video, ovviamente.
Il video originale fu ritenuto troppo audace anche da Trevor Horn, che ritenne opportuno girarne un’altra versione in cui i Frankie si trovavano in uno studio e in sostanza cantavano “Relax” circondati da futuristici laser verdi. Ma si sparse rapidamente la voce dell’esistenza di un video super trasgressivo bandito dalla censura inglese. Peraltro, Trevor Horn e I frankie Goes To Hollywood trovarono il modo di attirare l’attenzione sul video quando la canzone fu inserita nel film “Omicidio a luci rosse” di Brian De Palma, in cui venne in parte ricostruita l’atmosfera del video originale.
Morale della favola: grazie alla potenza della canzone e all’atmosfera di censura i Frankie Goes To Hollywood in poche settimane arrivarono in testa alle classifiche in tutta Europa e ci rimasero per mesi. E qualche mese più tardi ci tornarono con il secondo disco, “Two Tribes“, ma la gente comprava ancora anche “Relax”, per cui si ritrovarono con due loro hits al primo e al secondo posto! Addirittura, di tanto in tanto la canzone tornava in classifica e riusciva a raggiungere di nuovo il primo posto. In totale rimase nella classifica inglese per ben cinquantadue settimane, l’equivalente di un anno intero, nel periodo tra il 1984 e il 1985.
In quel lunedì di ottobre era iniziato il periodo d’oro degli anni 80. A decenni di trentacinque anni di distanza, i Frankie Goes To Hollywood e Holly Johnson sono sicuramente ancora un simbolo e una delle grandi colonne sonore degli anni 80! E vi ricordate le magliette con scritto “Frankie says Relax” ??
#quotefromthe80s
Live those dreams
Scheme those schemes
Got to hit me (hit me) hit me (hit me)
Hit me with those laser beams
#Relax #FrankieGoesToHollywood #FGTH #HollyJohnson
Frankie Goes To Hollywood e Holly Johnson su Wikipedia
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