The Night - Valerie Dore - 80sneverend - A disco dream

Un sogno disco

Valerie Dore – The Night

#quotefromthe80s
Let's get closer babe
'Cause we're dance and dance
All my friends are talking to me
What's this love I see?
#ValerieDore #TheNight

Nell’ultima parte del 1983 veniva incisa e prodotta una canzone che potremmo definire come “un sogno disco”, o forse, per essere precisi e un po’ campanilisti, un sogno italo-disco.
In realtà, in quei giorni ammantati di esterofilia, la prima impressione era che di italiano in questa canzone ci fosse ben poco: il titolo e il testo erano in inglese, il nome della cantante suonava come francese, e nelle biografie che si trovavano sui giornali di musica dell’epoca leggevamo che la cantante era addirittura nata a Montecarlo o comunque nel principato di Monaco.

E in effetti la brava e bella Valerie Dore aveva un portamento da modella piuttosto aristocratico, e vedendola nei video o in televisione poteva tranquillamente essere nata nel Principato e avere trovato qualche produttore internazionale che aveva scritto per lei una canzone davvero fantastica, The Night, con un’atmosfera onirica e anche sensuale. The Night, incisa e uscita appunto alla fine del 1983, ebbe sempre maggior popolarità durante il corso dell’anno successivo, anche grazie alla partecipazione ad alcune puntate del Festivalbar, e proprio un anno dopo, nel dicembre 1984, arrivò addirittura nelle top ten di alcuni Paesi europei.

Certamente Valerie Dore dimostrava originalità e uno stile particolarissimo che avrebbe comunque mantenuto nel corso della sua carriera. Pur con dei cambiamenti di stile o di ambientazioni delle canzoni, direi che Valerie Dore non è comunque mai apparsa vestita non dico casual, ma neppure in stile contemporaneo, il che le donava senz’altro un’aura di mistero, e la portava fuori da ogni contesto temporale.

Il testo di The Night è tutto sommato abbastanza semplice, ma decisamente suadente. Valerie in sostanza propone a un uomo di passare insieme una notte romantica, e verosimilmente non è la prima notte, visto che in un verso si parla di “ancora insieme per tutta la notte”, Sicuramente, quello che rende la canzone particolare è la dolcezza della voce, ma qui dobbiamo per forza addentrarci dentro al mistero Valerie Dore. Sì, perché Valerie Dore era un personaggio scenico, al centro di un progetto musicale, ma di fatto la sua carriera fu il frutto della collaborazione di tante personalità ben conosciute nel mondo, adesso sì, della italo-disco.

I principali ideatori e artefici di questo progetto furono senz’altro i fratelli Pino, Lino e Rossana Nicolosi, grandi musicisti e produttori che divennero famosi proprio in quei mesi con il gruppo dei Novecento, in cui spiccava la favolosa voce di Dora Carofiglio, quarta componente del gruppo nonché compagna e poi moglie di Lino Nicolosi. I Nicolosi erano dei veri maestri della italo-disco, e come spesso capitava, avevano più idee e canzoni che occasioni di cantarle, per cui una soluzione poteva essere creare progetti paralleli, e Valerie Dore era uno di questi.

Naturalmente serviva un volto per Valerie, e fu scelta una ragazza milanese alla soglia dei vent’anni, Monica Stucchi, altro che Montecarlo. Monica aveva delle ambizioni da cantante, ma probabilmente all’inizio della carriera la sua voce deve essere stata considerata un po’ acerba, perché in The Night la bellissima voce che sentiamo è in realtà quella celestiale di Dora Carofiglio; in altre parole, è la stessa voce cristallina che sentiamo in Movin’ On dei Novecento.

In effetti, nel corso degli anni, la voce di Valerie Dore cambierà almeno tre volte, perché già dal successivo singolo Get Closer la voce che sentiremo sarà quella di Rossana Nicolosi, e più avanti, in quello che sarà forse il momento di maggior popolarità di Valerie Dore, la voce sarà proprio quella di Monica ma sostenuta dai cori di Simona Zanini, altre grandissima regina della italo-disco, che con il compagno artistico Aldo Martinelli formava appunto i Martinelli, autori non solo della famosa Cinderella, ma anche, a loro volta, di altri progetti come Comanchero di Raggio di Luna o Moon Ray, in cui la voce era però sempre quella di Simona.

Va detto che dopo quella fase, però, le canzoni di Valerie Dore saranno cantate da Monica stessa, che non aveva mai davvero cercato di prestare solo l’immagine utilizzando la voce altrui, e questo le va senz’altro riconosciuto.

Come spesso succedeva nelle produzioni italo-disco, il video era davvero semplice, poco più di una performance televisiva, con appunto abiti e pizzi in stile new-romantic ( potremmo dire in stile Valerie Dore) e qualche musicista di supporto, ma niente di paragonabile ai video delle grandi popstar dell’epoca, considerato che stavamo quasi entrando nel periodo d’oro degli anni ’80. Del resto, questi erano gli standard anche dei Novecento e anche dei Martinelli e di tanti altri, per cui era molto più importante sfondare ed essere suonati nelle discoteche al sabato sera, piuttosto che essere trasmessi su Videomusic al pomeriggio (direi che pensare di arrivare su MTV era addirittura velleitario).

In ogni caso, pur con tutte queste vicende organizzative e con questi cambi di voce, Valerie Dore resta comunque una tra le cantanti più simboliche, riconosciute ed amate degli anni ’80, nel mondo della italo-disco, ma anche del pop mainstream, soprattutto in Italia, Germania e Svizzera. I suoi abbigliamenti tra il sensuale e il medievale la rendevano un personaggio unico, una vera stella delle trasmissioni musicali, e la sua presenza eterea e aristocratica rendeva Monica, o Valerie, davvero una stella che illuminava le notti degli anni ’80.

Valerie Dore su Wikipedia

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