Thompson Twins - You take me up - 80sneverend - Singing and working

Canzoni e lavoro

Thompson Twins – You Take Me Up

#quotefromthe80s
I know what it means to work hard on machines
Will you believe in love, one that lasts for all time
You take me up
You take me up to the higher ground
#ThompsonTwins #YouTakeMeUp

Canzoni e lavoro sono sempre stati un binomio delicato, soprattutto quando si parla dei canti di lavoratori in condizioni disperate. E spesso, dalla disperazione, è nata grande musica. Il primo esempio che mi viene in mente è il blues, che trova le sue origini nei canti degli schiavi che raccoglievano il cotone nelle piantagioni del sud degli Stati Uniti, probabilmente ispirandosi originariamente a canti tribali ancora più antichi.

Gli anni Ottanta sono generalmente ricordati, almeno in Europa e negli Stati Uniti, come un’epoca di grande positività e creatività, un’epoca di grandi speranze che si realizzavano, un’epoca di sogni sfrenati, anche se sappiamo che l’apparenza regnava sovrana. Questo però non vuol dire che non ci furono periodi di tensioni sociali. Certo, in Italia, dopo essere passati attraverso le lotte sociali e il terrorismo negli anni Settanta, si viveva in un mondo assolutamente nuovo. Ma in altri Paesi le tensioni rimanevano e venivano spesso sfogate nella musica. L’esempio più chiaro è il Regno Unito, che all’inizio degli anni 80 si trovava in una situazione insostenibile per disoccupazione e malcontento, e che attraverso il governo conservatore di Margaret Thatcher effettuò la transizione a uno stato più moderno e liberista, ma passò attraverso momenti di forti tensioni e scioperi.

La critica dei Tears for Fears alla “politicians Granny” in Sowing the Seeds of Love è netta, così come lo era stata quella degli Everything but the Girl in When all’s Well, per esempio. Poi ci furono tante altre posizioni più sfumate, magari non dirette esplicitamente alla primo ministro, ma più generali contro un sistema che richiedeva sacrifici e dava troppo poco in cambio.

I Thompson Twins, gruppo che si era davvero formato su una strada, toccano l’argomento con ironia e anche con una certa positività. Nel febbraio del 1984 uscì uno dei loro album più famosi, Into the Gap. Nei mesi invernali era stato preceduto dai singoli Hold Me Now e Doctor! Doctor!, il cui successo aveva decisamente trainato le vendite dell’album. E così arriviamo alla parte finale di marzo del 1984 quando esce la bellissima You Take Me Up. La canzone è allegra e frizzante, ma il testo parla di duro lavoro, macchine, sopravvivenza, febbre, pianti notturni. E l’armonica che sentiamo fin dall’inizio della canzone ci riporta subito al blues delle piantagioni che circondavano Atlanta e New Orleans.

Tom, Alannah (i due furono anche marito e moglie per lungo tempo) e Joe però vedono una luce che può aiutare a superare tutto questo, e naturalmente è la luce dell’amore. E tutto ciò diventa evidente anche nel video, in cui si vedono prigionieri incatenati che girano in tondo, moderni schiavi che lavorano tra cave e macchinari, poliziotti inflessibili, ma si vedono anche sorrisi e gesti di allegria e di amore.

I Thompson Twins non sempre raccoglievano buone critiche negli anni 80. Erano a volte visti come un gruppo superficiale in suoni e testi. Solo più tardi furono rivalutati come uno dei gruppi più originali e innovativi del periodo. Del resto arrivarono non solo nelle top ten sia in Europa che in America, ma presero parte al Live Aid a Philadelphia, dove furono raggiunti sul palco addirittura da Madonna.

Thompson Twins su Wikipedia

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