Mandy Smith – I Just Can’t Wait
#quotefromthe80s
They said I'd be used
Lost and confused
They'll never see you the way that I do
And I'll go along with all that you want me to.
I just can't wait to see you
#MandySmith #IJustCantWait
La vita può riservare cose inaspettate e incroci impensabili. Possono succedere presto o tardi, ed alcuni sembrano più inclini di altri a questi incroci e scherzi del destino. E a volte l’intera vita di qualcuno può essere condizionata da un episodio o da un fattore particolare. Tra i tanti fattori che ci possono condizionare in positivo o in negativo, ci sono certamente la bellezza e la sensualità, soprattutto quando sembrano sfidare le leggi del tempo. Oggi è abbastanza comune vedere donne la cui bellezza e la cui forma fisica sembrano davvero non sfiorire mai, ma negli anni ’80 era abbastanza strano vedere il contrario, cioè una ragazzina con la bellezza e la sensualità di una donna molto più adulta.
Questo fu probabilmente il fattore che condizionò la vita di Mandy Smith, una ragazza londinese della zona di Tottenham che nel 1984 a soli tredici anni si recò a un provino insieme alla sorella maggiore. E in quell’occasione conobbe, e lasciò esterrefatto, niente meno che Bill Wyman, il bassista dei Rolling Stones, che aveva trentaquattro anni più di lei. Wyman dichiarò che non poteva credere che questa donna bellissima, alta, con gli occhioni azzurri e sensualissima, fosse in realtà una ragazzina di soli tredici anni.
Insomma, Wyman, cui sicuramente non erano mancati incontri ed esperienze durante la sua carriera, se ne innamorò perdutamente, e i due si misero insieme. C’era un piccolo particolare: Mandy era minorenne, perché in Inghilterra la Age of Consent era di sedici anni, e così i due dovettero aspettare quasi tre anni prima di ufficializzare la loro relazione. Non oso pensare cosa si direbbe anche oggi in Italia se un cantante quasi cinquantenne annunciasse la sua relazione con una ragazza di sedici.
In ogni caso, Bill ovviamente fu la porta d’ingresso nel mondo della musica per Mandy, che seppe conquistarsi la stima artistica di un altro personaggio molto famoso, Pete Burns, il geniale e trasgressivo frontman dei Dead or Alive. Pete presentò Mandy ai produttori che avevano supportato il successo dei Dead or Alive e soprattutto di You Spin Me Round, cioè Stock, Aitken e soprattutto Pete Waterman, che iniziò a lavorare per lanciare Mandy Smith nel mondo della musica.
E arriviamo nel mese di gennaio del 1987: Mandy ha da qualche mese compiuto sedici anni, ed ha ufficializzato appunto la storia con Wyman. Per Pete Waterman è un momento delicato: ha appena creato la sua casa di produzione, la PWL (Pete Waterman Limited), in cui lavorano anche Stock e Aitken, e quindi sta cercando i primi dischi da lanciare in proprio. E la scelta ricade proprio sul personaggio di Mandy Smith, per cui i tre produttori hanno creato una cover di una canzone degli anni ’60 che si intitolava Terry.
All’ultimo minuto però cambiarono idea e decisero di lanciare una canzone, intitolata I Just Can’t Wait, il cui testo sembra alludere alle vicende personali di Mandy e Bill, anche se i tre produttori hanno sempre negato. La voce di Mandy, alla sua prima esperienza come cantante, è sostenuta da quella della cantante irlandese Suzanne Rhatigan. E così il 19 gennaio 1987 la canzone esce, e inizia la carriera da cantante di Mandy Smith.
I Just Can’t Wait all’inizio non ha successo in Gran Bretagna: Mandy Smith è un personaggio chiacchierato, non è molto amata nemmeno dai teenagers, e la canzone non entra nelle classifiche. Nei mesi successivi però Stock, Aitken e Waterman preparano una versione molto più ballabile da esportare nelle discoteche delle Baleari dove i ragazzi inglesi andranno a passare le vacanze e a sballarsi, un po’ come veniva descritto in Club Tropicana degli Wham! Questa versione avrà un successo incredibile, e quando i ragazzi torneranno dalle vacanze, anche Mandy Smith e I Just Can’t Wait avranno un successo notevole.
Da qui, il destino preparerà altri incroci: Stock, Aitken e Waterman scriveranno altre canzoni per Mandy, tra cui Positive Reaction, ma lanceranno anche altri artisti. Per esempio, dopo I Just Can’t Wait la seconda canzone che lanciarono sotto l’etichetta PWL fu I Should Be So Lucky di Kylie Minogue, alla fine di quello stesso anno.
Nel 1988 uscirà poi un intero album intitolato Mandy, dove però occorre fare ricorso a cover e collaborazioni. Nel disco, infatti, Mandy canterà una cover dance di Duel dei Propaganda e più tardi anche di Don’t You Want Me degli Human League. Tra i collaboratori dell’album, troviamo un nome insolito, Dick Spatsley, che altri non è che il grande Rick Astley, forse il più grande artista prodotto da Stock, Aitken e Waterman.
Le cose però non vanno benissimo per Mandy, che soffre da tempo di anoressia. Nel 1989 sposerà Bill Wyman, ma i loro giorni felici dureranno pochissimo, e due anni dopo tutto finirà con un divorzio.
Pochi anni più tardi, però, il destino incrocerà ancora le loro strade, perché il primo figlio di Bill Wyman sposerà addirittura la mamma di Mandy Smith, in un intreccio di relazioni difficile da classificare. Se Mandy e Bill fossero stati ancora sposati, Bill Wyman sarebbe stato contemporaneamente genero e suocero della mamma di Mandy Smith! Addirittura Mandy sarebbe stata contemporaneamente figlia e suocera di sua mamma! Direi che forse erano un po’ troppi incroci per una ragazza di poco più di vent’anni!
Mandy Smith su Wikipedia
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