Johnny and Mary - Robert Palmer - 80sneverend - Timeless people

Personaggi senza tempo

Robert Palmer – Johnny and Mary

#quotefromthe80s
So she combs her hair
Knows he tires easily
Johnny's always runnin' around
Tryin' to find certainty
#JohnnyAndMary #RobertPalmer

Ci sono sempre state delle canzoni che, in un certo senso, sono sempre esistite. Magari noi Dinosauri abbiamo un’idea di quando siano uscite, o possiamo raccontare come in questo caso la storia che c’è dietro, ma quando le canzoni hanno saputo superare il limite del tempo, e magari essere ancora trasmesse dopo decenni, pur con variazioni o altre versioni, chi le ascolta oggi non ha la minima idea delle origini di queste canzoni.

Naturalmente una canzone per resistere alla morsa del tempo deve avere qualcosa di speciale, nei suoni, nel ritmo, qualcosa che la renda sempre bella e sempre attuale, e fare in modo che ancora oggi qualcuno scelga di ascoltare o riproporre una canzone del 1980, magari.

Sì, perché la storia di cui parliamo oggi parte proprio del settembre del 1980, quando uscì il primo singolo tratto da un album che si chiamava Clues, ed era già il sesto album di un vero e proprio gentleman della new wave e poi del pop inglese. Gentleman, ma geniale, perché stiamo parlando del grande Robert Palmer.

Robert fin dagli anni ’70 aveva alternato esperienze da solista e in gruppo, e spesso suonava per gruppi di cui era amico, e gli amici restituivano il favore suonando per lui. In questo caso, aveva nel suo album le partecipazioni di amici musicisti come Gary Numan o Chris Frantz, che insieme alla moglie Tina Weymouth e naturalmente a David Byrne era uno dei fondatori dei Talking Heads (quelli di Burning Down the House).

Il primo singolo estratto da Clues doveva essere una canzone intitolata Looking for Clues, ma alla fine fu preferita Johnny and Mary, una canzone particolarissima, una ballata che sembra innocua ma è destinata a restarti dentro per tutta la vita, e questa canzone, scritta nel periodo in cui Robert Palmer abitava alle Bahamas, portò un successo mai visto prima alla sua carriera.

Non sappiamo molto delle vite di Johnny e Mary, ma possiamo intuire tra le righe di un testo certamente originale, un po’ ermetico, ma non troppo. Johnny è un tipo un po’ nervoso e insicuro, se è vero che continua a passeggiare in tondo cercando certezze e che quando è solo avrebbe tante cose da insegnare al mondo, ma dal mondo vorrebbe aiuto per capire se in fondo è solo oppure no.

Mary è diversa, dalla descrizione che ne fa Palmer ci sembra un po’ annoiata e rassegnata, se è vero che passa il tempo a pettinarsi i capelli e contare le pareti. Ma Mary sta probabilmente aspettando Johnny e le sue insicurezze, perché in alcuni versi ne fa un ritratto preciso, dicendo che lui cambia idea continuamente, o che a volte perde il senso della realtà. Quindi una parte dell’attenzione, e probabilmente anche dei sentimenti di Mary, sono certamente orientati verso Johnny.

E del resto anche Johnny si è accorto di Mary, ma non sempre riesce davvero a parlare con lei, e a volte ha la sensazione di sprecare il fiato senza farsi davvero capire. E il tempo trascorre così, tra incomunicabilità, probabilmente timidezza, ma anche sentimenti, perché dal video capiamo che Johnny e Mary si girano intorno, e ci vorrà del tempo ma sono destinati a incontrarsi.

Il video è semplice ma molto divertente, e ci sono solo tre personaggi: Johnny naturalmente, vestito di nero, che gira preoccupato nella stanza; Mary, vestita di bianco, annoiata al centro ma con uno sguardo protettivo verso Johnny, e il terzo personaggio è il narratore della storia, cioè Robert Palmer, seduto a una macchina da scrivere, con una veneziana dietro le spalle che lo separa dai suoi personaggi, in uno scenario da giornalista o da scrittore.

Robert, comunque, si gira spesso e volentieri a guardare i suoi Johnny e Mary, e non capiamo se stia prendendo ispirazione, o se stia controllando come procede la storia che sta scrivendo.

Oltre a testo e video, però c’è un altro elemento fondamentale per il successo di questa bellissima canzone, ed è naturalmente la musica. Difficile da credere che questa canzone sia stata scritta nel 1980: Palmer era nel suo periodo new wave, ma Johnny and Mary è già oltre, e al confine tra new wave e pop, dove la musica arriverà nel giro di due o tre anni (in Inghilterra). Inoltre, c’è una nota di basso molto profonda, al limite dell’udibile, che resta davvero un qualcosa di unico nella storia del pop: insomma, una musica davvero irresistibile. E consideriamo anche che questa è una delle pochissime canzoni che non hanno un vero ritornello!

E infatti questa canzone a metà degli anni ’80 fu scelta per le pubblicità di una casa automobilistica in tutta Europa, e la scelta fu talmente vincente che da allora fino a oggi, attraverso quarant’anni di musica e di innovazioni, Johnny and Mary resta ancora la base per le pubblicità di questo brand, anche se in versioni e cover più moderne rispetto all’originale di Robert Palmer.

E nonostante la carriera di Robert Palmer abbia poi vissuto altri picchi di assoluta popolarità, come la sua partecipazione ai Power Station con John e Andy Taylor dei Duran Duran e Tony Thompson degli Chic (pensiamo a Some Like it Hot o Get it On), o come il clamoroso video di Addicted to Love, che ha davvero definito una standard di glamour, per noi dinosauri Robert Palmer sarà sempre il gentleman che ci ha fatto conoscere il mondo e le insicurezze di Johnny e Mary… perché forse in fondo Johnny e Mary siamo noi!

Robert Palmer su Wikipedia

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