Alphaville – Sounds Like A Melody
#quotefromthe80s
The ringing of your laughter
It sounds like a melody
To once forbidden places
We'll go for a while
#Alphaville #SoundsLikeAMelody
Il 1984 è stato un anno determinante per la musica pop, e ha creato quella rampa di lancio che in pochi mesi avrebbe portato al punto più alto e originale di tutto il decennio, cioè i mesi tra l’autunno di quell’anno e l’estate del 1985. Uno dei gruppi che spuntarono in quel periodo e lo vissero davvero dal primo all’ultimo giorno furono gli Alphaville, personalmente uno dei miei gruppi preferiti degli anni 80.
La loro carriera era iniziata ufficialmente nel mese di gennaio, con l’uscita della loro prima canzone, Big in Japan, che fu un successo travolgente. Davvero: fu talmente travolgente che nel giro di pochi mesi, come ricordò il grandissimo Marian Gold, trasformò tre ragazzi vestiti con giubbetti di pelle sudati, in tre star internazionali che vivevano tra suite di alberghi e aeroporti.
Le cose furono talmente rapide che anche la casa di produzione fu spiazzata e modificò le proprie strategie. Infatti, mentre usciva Big in Japan, gli Alphaville erano impegnati a finire l’album che avevano in piano di lanciare sul mercato. Più o meno contavano di farlo uscire dopo l’estate, ma avevano ancora un bel po’ di lavoro da fare, le canzoni pronte erano davvero poche.
Nei piani originali, la seconda canzone doveva essere Forever Young. Peraltro, la versione originale di Forever Young era più movimentata della canzone che conosciamo, e nessuno era troppo convinto di quella versione, per cui stavano lavorando anche per farla diventare la canzone bellissima che è poi entrata nei nostri cuori.
La casa discografica però si mise di mezzo: Big in Japan era stato un successo clamoroso, e Forever Young, che molto probabilmente sarebbe stato un analogo successo, non doveva uscire troppo presto, perché comunque l’album sarebbe stato pronto dopo l’estate, e per tenere il gruppo sulla cresta dell’onda fino all’uscita dell’album era meglio spostare l’uscita di Forever Young, e nel frattempo fare uscire qualcos’altro.
Già, ma cosa? Di pronto, non c’era nient’altro. E così la casa discografica impose agli Alphaville di comporre una canzone in quattro e quattr’otto. Gold, Mertens e Lloyd si misero all’opera controvoglia, avvertendo l’ingerenza della casa discografica, e consapevoli che il loro talento artistico e la loro creatività non avrebbero mai potuto essere rinchiusi nello spazio di due giorni: non era questo il modo di comporre degli Alphaville.
In ogni modo, decisero di onorare l’impegno (o forse non poterono farne a meno), e in due giorni fu scritta e arrangiata Sounds like a melody, che fu lanciata sul mercato il 14 maggio 1984. Il testo parla di una storia d’amore in cui un giovane al cinema immagina che lui e la sua ragazza sarebbero diventati parte dell’azione sullo schermo. E così nel testo si immagina di vivere insieme situazioni avventurose, e si citano esplicitamente i Cary Grant e le Grace Kelly del passato.
Il video è molto particolare e vede gli Alphaville suonare al centro di una pista da ghiaccio con i pattinatori, vestiti in costumi di scena, che roteano intorno a loro.
Sounds like a melody, per quanto composta in due giorni, è una canzone bellissima che arrivò ai primi posti delle classifiche in diversi Paesi, ed è rimasta una delle canzoni più celebri degli Alphaville. Insomma, piaceva a tutti… meno che a loro: gli Alphaville si sentirono davvero costretti a comporla e non la sentirono mai come una vera loro canzone. Nonostante il successo, infatti, decisero di non eseguirla nei loro concerti, perché appunto non mostrava la loro vera creatività. E in effetti da quel giorno non la eseguirono per oltre quindici anni!
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