Greatest love of all - Whitney Houston - 80sneverend - Love and dignity

Amore e dignità

Whitney Houston – Greatest Love Of All

#quotefromthe80s
If I fail, if I succeed
At least I'll live as I believe
No matter what they take from me
They can't take away my dignity
#WhitneyHouston #GreatestLoveOfAll

A metà del mese di marzo del 1986 usciva una canzone bellissima, resa ancora più coinvolgente dalla voce celestiale di una delle più grandi cantanti degli anni 80. Se guardiamo solamente alla voce, probabilmente la più grande cantante degli anni 80, cioè Whitney Houston.

Una bellissima canzone di amore e sentimenti, sostenuta da un video assolutamente solenne come tutte le cose che faceva Whitney. In realtà però la canzone aveva una sua storia, perché era stata composta in un contesto assolutamente differente ben nove anni prima, nel 1977. Gli autori Michael Masser e Linda Creed la avevano composta per la colonna sonore di un film molto particolare. Il film si chiamava The Greatest, e raccontava la storia e la vita di un grandissimo campione sportivo, Muhammad Ali. Il protagonista era lo stesso Ali, che di fatto recitava la propria vita, alternandosi alle registrazioni dei propri combattimenti. Ali era stato un personaggio grandissimo e imbattibile quanto semplice e forse anche fragile. Un eroe dello sport americano che ebbe il coraggio di continuare a rivendicare la propria identità, le proprie origini, la propria libertà religiosa, e si vide togliere tutti i titoli proprio da quello Stato che aveva esaltato a suon di pugni, per aver difeso la sua convinzione ed avere quindi rifiutato la chiamata alle armi per la guerra del Vietnam.

Per questo la canzone, che nella versione originale era cantata dal grande George Benson e aveva un articolo in più nel titolo, cioè The greatest love of all, quando parla di amore e dignità non sta parlando di sogni e di innamorati, ma sta parlando di un grandissimo campione di umanità che non volle mai piegarsi alle imposizioni che lo avrebbero reso qualcosa di diverso da sé stesso. In questo senso dignity è forse la parola più importante della canzone.

Poi però naturalmente venne Whitney Houston, naturalmente con una di quelle coincidenze del destino che solo negli anni 80 potevano succedere. Sì, perché una sera uno degli autori, Michael Masser, entrò in un locale dove c’era musica live, e sentì una ragazza giovanissima, nemmeno vent’anni, che cantava proprio la sua canzone! E naturalmente certe cose non accadevano per caso, negli anni 80, per cui anni dopo quella ragazza sarebbe diventata la voce più pura degli anni 80, e Greatest love of all sarebbe diventata per tutti una delle canzoni più belle di Whitney Houston.

Linda Creed, molto nota come autrice e produttrice sulla East Coast, aveva scritto questa canzone mentre stava lottando contro una malattia a soli 26 anni. Credo che questo abbia influenzato l’immagine dei bambini che rappresentano il futuro, un’immagine fortissima e sempre ben presente nella canzone. Linda vinse quella battaglia, e riuscì a vedere l’uscita del singolo intepretato da Whitney Houston, ma portroppo dovette arrendersi poche settimane dopo, poco prima che Greatest Love of All raggiunse la testa della classifica.

Il video, dicevamo è davvero solenne. Riprende il tema dei bambini mostrando una bimba che canta questa canzone in un teatro sostenuta dalla mamma. Alla fine della canzone, quella bambina è naturalmente diventata grande, e la mamma è sempre lì a sostenerla. E la donna nel video, cosi come in Girls just want to have fun e Time after time di Cyndi Lauper, era veramente la mamma di Whitney Houston, Cissy.

Whitney Houston su Wikipedia

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