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The Bangles – If She Knew What She Wants

#quotefromthe80s
#quotefromthe80s
He's crazy for this girl
(But she don't know what she's looking for)
If she knew what she wants
He'd be giving it to her
Giving it to her
#Bangles #TheBangles #IfSheKnewWhatSheWants

A volte alcuni dettagli si rivelano fondamentali per determinare se un progetto, una idea, una canzone, un film ha successo o no. E poi naturalmente, se siamo negli anni ’80, sappiamo che a causa di piccoli dettagli tutto può succedere, e da lì possono nascere cose del tutto impensate.

Se pensiamo alle canzoni degli anni ’80, ce ne sono state tantissime che inizialmente non hanno avuto molto successo, e poi a breve distanza con qualche piccolo dettaglio di differenza, sono diventate canzoni storiche. Forse il caso più eclatante è stato Take On Me degli a-ha, che ha vissuto un percorso di evoluzione durato anni con diversi titoli e arrangiamenti, prima di giungere alla versione che oggi tutti conoscono. Ma anche la bellissima West End Girls dei Pet Shop Boys, nella versione iniziale prodotta da Bobby O aveva avuto un successo moderato, ma riarrangiata da Tennant e Lowe dopo solo un anno è diventata una delle canzoni più belle e iconiche del decennio, la canzone simbolo di quel gruppo. Una cosa simile successe anche a Love of the Common People di Paul Young

A volte poi è stato necessario cambiare interprete, per dare successo a una canzone, e questo è già più comprensibile, perché l’interprete ovviamente fa moltissimo in termini di esecuzione e anche visibilità.

Quindi, in un certo senso, può anche non stupire che una canzone scritta da Jules Shear non avesse avuto molto successo. Con tutta probabilità ora vi starete chiedendo chi è Jules Shear, immagino. Ve lo dico io: Jules Shear è un musicista americano che è stato molto apprezzato negli anni ’80 soprattutto come autore, all’interno della categoria dei musicisti, pur senza mai diventare particolarmente famoso per il pubblico. Per esempio, la prima canzone che gli diede visibilità fu All Through The Night cantata poi da Cindy Lauper.

Molti artisti e produttori chiamavano Shear per chiedere se avesse una canzone pronta per essere cantata, e Shear li dirottava sul suo manager. Shear, infatti, era un tipo molto riservato, che non amava fare troppe pubbliche relazioni, e soprattutto aveva una cosa in testa, in quel periodo, cioè lavorare al suo album, con canzoni che avrebbe cantato lui.

E in effetti gli album di Shear uscivano, ma le canzoni non avevano grande successo. Era successo anche nel 1985 con la canzone If She Knew What She Wants, una canzone d’amore in cui il buon Jules era innamorato di una ragazza, e diceva, in prima persona, se lei sapesse cosa vuole, io lo darei a lei. La canzone non era brutta, ma se sentiamo la versione originale su YouTube in effetti potrebbe sembrare un po’ migliorabile: tra strofa e ritornello ci sono degli stacchi un po’ troppo netti, come se fossero canzoni diverse, e forse la voce di Jules non valorizza al massimo la canzone.

E in effetti le cose andarono ben diversamente l’anno successivo, all’inizio di aprile del 1986, quando uscì la versione delle Bangles di If She Knew What She Wants. Le Bangles stavano vivendo un momento d’oro: nel mese di gennaio era uscito il loro secondo album, Different Light, trascinato da una canzone irresistibile scritta addirittura da Prince: Manic Monday. Il successo era stato immediato, e nel mese di aprile la canzone era ancora in testa alle classifiche quando uscì il secondo singolo che era appunto If She Knew What She Wants, che prolungò il successo delle ragazze californiane fino alla fine dell’estate, quando poi sarebbe uscita anche Walk Like An Egyptian a far decollare definitivamente le loro carriera.

La versione delle Bangles era certamente più curata di quella di Jules Shear, e sicuramente anche la voce di Susanna Hoffs si prestava meglio alla melodia della canzone. Le Bangles poi avevano anche modificato un piccolo dettaglio: dal momento che il protagonista era un uomo innamorato, le Bangles cantarono la canzone parlando del protagonista in terza persona, dicendo cioè “se lei sapesse cosa vuole, lui potrebbe darlo a lei”. Probabilmente non fu questo dettaglio a determinare il successo della canzone, ma rese più particolare la versione delle quattro ragazze.

Per questa canzone, le Bangles girarono addirittura due video. Il primo, quello in cui Susanna Hoffs ha un abito blu, fu girato mentre le Bangles erano in tour in Inghilterra, e venne trasmesso soprattutto in Europa, e per questo viene definito “UK Version”. Al termine del tour le ragazze tornarono negli Stati Uniti, e i produttori vollero girare un altro video, prodotto dalla mamma di Susanna Hoffs, con una prevalenza di scene in bianco e nero. In realtà i due video non sono poi così differenti, e personalmente preferisco il primo, quello dell’abito blu.

Un ultimo particolare curioso: la versione incisa da Jules Shear era contenuta nel suo secondo album, che si intitolava The Eternal Return. Un titolo che ricorda un altro grande successo delle Bangles che uscirà nel 1989, Eternal Flame, e anche un singolo che riuniva alcuni dei loro successi intitolato The Eternal Mix.

Bangles su Wikipedia

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