Prince – Purple Rain
#quotefromthe80s
I never wanted 2 be your weekend lover
I only wanted 2 be some kind of friend
Baby I could never steal you from another
It´s such a shame our friendship had 2 end
#Prince #PurpleRain #WendyAndLisa
Quando parliamo dei più grandi artisti degli anni 80, per quanto sia difficile, quasi sempre c’è una canzone che li rappresenta un po’ di più di tutte le altre. Attraverso decine di album e centinaia di canzoni, quasi sempre ce ne è una che diventa la canzone simbolo. Non sempre è quella che ha venduto di più o ha avuto più successo, ma alla fine una canzone diventa davvero la firma di un cantante o un gruppo.
Nel caso di Prince, questa canzone è molto probabilmente “Purple Rain”. Prince ha fatto decine di canzoni indimenticabili, da “Let’s go crazy” a “Kiss” a “Sign o’ the times”. E però resterà sempre legato al ricordo e alle note di “Purple Rain”. La canzone dava il titolo all’album omonimo, che era poi il titolo del film in cui Prince interpretava un personaggio ispirato a lui stesso.
Dal punto di vista musicale, la canzone è un’opera mastodontica. Non solo per la lunghezza tra gli otto e i nove minuti (ridotti a poco più di quattro nella versione singola), ma soprattutto per la ricchezza dei suoni e delle varie parti che compongono la canzone, nonché per l’energia che esce da ogni nota suonata dalla chitarra elettrica.
Il concetto di “Purple” è sempre stato molto caro a Prince; nella sua interpretazione, rappresentava l’unione quasi apocalittica di cielo e sangue. Quando il blu del cielo si tinge del rosso del sangue, insieme alla persona che ami, aspetti che la tua fede o il tuo Dio ti facciano uscire dalla pioggia viola. Divenne il suo colore simbolo, e il colore dei suoi abiti e delle sue interpretazioni.
La canzone parla di riconciliazione, anche se in contesti diversi tra film e album. Nel film, la canzone è forse il punto più alto di tutto il film, quando The Kid (Prince) e il suo gruppo devono disputare l’ultima gara di canzoni contro i loro avversari. Prince si presenta dedicando la canzone a suo padre, e dicendo che la canzone è stata composta da Wendy e Lisa, che erano parte dei The Revolution.
Probabilmente la canzone è dedicata o almeno ispirata alla grande ex di Prince, Vanity. Una storia senza vincitori, solo sconfitti. Certamente non è stata scritta da Wendy e Lisa, anche se hanno comunque avuto un ruolo importante nello sviluppo della canzone. Pare infatti che Prince avesse ben chiara la canzone dal punto di vista strumentale, ma che avesse idee più confuse per quanto riguarda il testo. Si era rivolto a Stevie Nicks, ma dopo diverse settimane la voce dei Fleetwood Mac aveva gettato la spugna dicendo “è semplicemente troppo, per me”, forse intimidita dalla lunghezza della canzone.
E così durante una sessione di prove, Prince dice a Wendy e Lisa di aiutarlo a trovare il testo giusto. Le due ragazze non si tirano indietro, e praticamente in quella sessione suonarono la canzone per sei ore di file, e alla fine Prince aveva più o meno il testo definitivo. Peraltro, Wendy esordì nei Revolution proprio nella sessione dove venne incisa “Purple Rain”. Tra l’altro, è forse la prima canzone dove nello slang americano alcune parole come “to” e “for” sono sostituite da numeri.
Prince e Wendy sono anche protagonisti di uno dei momenti più discussi dai fans, verso la fine del video, quando Prince bacia Wendy e lei reagisce con una smorfia che probabilmente tradisce emozione, ma apparentemente sembra di disgusto. I fan discutono da anni sul perché della smorfia di Wendy.
Ho due grandi ricordi legati a Prince e a Purple Rain. Il primo ricordo è che quando uscì il film avevo quindici anni, e aspettavo il giorno che sarebbe uscito nei cinema italiani. Il primo sabato dopo l’uscita sarei andato sicuramente al cinema a vedere “Purple Rain”. Sto ancora aspettando.
Il secondo ricordo è più triste. Nell’aprile del 2016 atterrai a New York, e notai che l’Hard Rock Cafe vicino a Times Square aveva un’insegna luminosa tutta viola, con il nome di Prince, e la vetrina era stata addobbata con cimeli e foto del genio di Minneapolis. In breve tutti gli schermi luminosi lo ricordavano e tutta New York lo stringeva in un abbraccio. Uno dei più grandi artisti degli anni 80 si era spento poche ore prima. Aveva tenuto il suo ultimo concerto una settimana prima ad Atlanta, e l’ultima canzone eseguita davanti ai suoi fans nell’ultimo suo concerto fu proprio “Purple Rain”.
Prince su Wikipedia
Views: 1143