Sinful! - Pete Wylie - 80sneverend - Originally sinful

Il peccato originale

Pete Wylie And The Oedipus Wrecks – Sinful!

#quotefromthe80s
Hey Joe, I've never understood
when the elders are so wicked, why should we be good?
they're sinful, so true
#PeteWylie #Sinful

All’inizio del mese di maggio 1986 entrava di prepotenza nelle hit parade una canzone che segnava l’esordio come solista di un personaggio molto particolare. Vi ricordate Pete Wylie? In realtà era stato un personaggio molto attivo fin dagli anni Settanta, che ha fatto e disfatto un sacco di gruppi, tra cui forse il più famoso erano i Mighty Wah!. A dire il vero per fare l’elenco dei gruppi che ha fondato ci vogliono almeno due righe – e i vari nomi sono un po’ l’evoluzione uno dell’altro: Wah!, Wah! Heat, Shambeko! Say Wah!, JF Wah!, Wah! The Mongrel.

Pete nasceva come chitarrista e compositore nella zona più creativa d’Inghilterra, e la meno patinata. Se a Londra le major spingevano le carriere di idoli glamour, nella zona di Liverpool, vero cuore industriale e di fermento creativo del Regno Unito, il terreno era fertile per gruppi alternativi come i China Crisis (quelli di Black Man Ray) e gli It’s Immaterial di Driving away from home. E naturalmente, per il genio creativo di Pete Wylie, l’uomo dal cuore grande come Liverpool, rockstar part-time, leggenda a tempo pieno, come si autodefinisce con ironia.

Pete Wylie aveva già conosciuto il grande successo nel 1984, quando i suoi The Mighty Wah! avevano scalato le classifiche con la bellissima Come Back. Che poi i The Mighty Wah! erano lui e la sua eterna musa ispiratrice, che per un periodo fu anche la sua compagna di vita, la bravissima e intrigante Josie Jones.

Nel maggio del 1986 esce appunto questo singolo bellissimo, che ancora una volta esprime la creatività sopra le righe del grande Pete. Intanto, negli archivi ufficiali, Sinful! è una canzone di “Pete Wylie and The Oedipus Wrecks”. Chi siano gli Oedipus Wrecks non si è mai saputo, è anche probabile che Pete abbia inventato di sana pianta il nome di questo gruppo, con un gioco di parole che parte da una tragedia greca, l’Edipo Re, appunto Oedipus Rex nel nome originale latino dell’opera, che viene trasformato in “i relitti di Edipo”, un termine che verrà usato anche da Woody Allen nel 1989 per una delle sue sceneggiature basata su un conflitto tra madre gelosa e figlio, un complesso di Edipo al contrario, insomma.

In realtà nel video e anche nelle apparizioni in trasmissioni come Top of the Pops comparivano il buon Pete e la onnipresente Josie Jones, quindi forse Oedipus Wrecks era lei!

La canzone parla in generale della disillusione dei giovani nel vedere proposto come modello un mondo in cui i sentimenti malvagi permettono di andare avanti, e porta a riflettere su come sia difficile restare sé stessi e credere nei propri valori in un simile contesto. Il video però è spettacolare: girato in una piscina coperta vuota, è una processione continua di figure curiose e inquietanti, a parte ovviamente Pete e Josie. Tra i vari personaggi inquietanti troviamo un aviatore senza aereo che cerca di volare con un mantello, delle bellissime modelle abbracciate a dei manichini, ballerine avvolte e quasi costrette in tutine nere, grigi funzionari che vivono solo nella loro uniformità, e soprattutto le vere protagoniste del video: un gruppo di suore giovani e affascinanti, con mantelli che svolazzano scoprendo le gambe e con pose ammiccanti.

E in effetti anche quando Pete si esibiva a Top of the Pops, c’era lui, c’era Josie, poi c’erano le ballerine vestite da suore, che forse riassumevano il concetto di peccato in maniera più evidente, estetica, anche se credo che Pete se la prendesse più con un discorso di valori e corruzione.

Chissà se un giorno potremo avere un commento su questa bellissima canzone direttamente dal grande Pete Wylie, rockstar part time, leggenda a tempo pieno!

Pete Wylie su Wikipedia

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