Sade – Smooth Operator
#quotefromthe80s
A license to love, insurance to hold
Melts all your memories and change into gold
His eyes are like angels but his heart is cold
No need to ask, he's a smooth operator
#Sade #SmoothOperator
Negli anni 80 ci sono certamente state tantissime cantanti che hanno saputo sedurre con la loro musica, con la loro voce e con il loro talento, ma ce ne era una in particolare che era davvero di un altro pianeta. Elegantissima e dotata di una grazia innaturale, come avrebbe detto Battiato, movenze dolcissime e sensualissime, sguardo magnetico, e naturalmente voce e talento oltre l’immaginabile. Nata in Nigeria e cresciuta in Inghilterra, questa icona degli anni 80 e non solo ci mise pochissimo a imporsi sulla scena musicale, anche grazie alle atmosfere raffinate delle sue canzoni, che erano sempre al confine tra pop e jazz. Stiamo naturalmente parlando di una principessa degli anni 80, Sade.
A dire il vero, quando uscì il primo video, nel febbraio del 1984, il termine Sade indicava il gruppo di cui lei, conosciuta come Sade Adu, che è una forma abbreviata del suo nome completo, era cantante e leader. Il primo video era Your Love Is King, ed ebbe un successo clamoroso in tutta Europa. In quei mesi Sade, o meglio “gli Sade” intesi come gruppo, erano concentrati sulla realizzazione del loro album di debutto, il bellissimo Diamond Life, che uscì nel mese di luglio, dopo un secondo singolo meno fortunato che si chiamava When Am I Going to Make a Living. L’uscita dell’album fu sostenuta dal terzo singolo, uscito a metà settembre, che resta un capolavoro non solo della carriera di Sade, ma di tutti gli anni 80: Smooth Operator. Va detto che il titolo dell’album deriva da un verso proprio di questa canzone.
La canzone è bellissima, ed è veramente difficile dire se sia un pop molto raffinato o un jazz reso più accessibile e ritmato. La storia racconta delle losche trame di un personaggio che si muove nell’ombra tra accordi segreti, probabilmente crimini, e cuori infranti. Sì perché il protagonista è anche un gigolo, e vende amore da una costa all’altra degli Stati Uniti, come dice il testo, ma il suo cuore nel profondo resta di ghiaccio.
Un uomo seducente e sofisticato che sa amare in sette lingue, e che ottiene quello che vuole con il minimo sforzo negli affari notturni tra le luci della città. Affascinante, no? Sade, insieme al chitarrista Ray St. John, che suonava con lei anche in altre band precedenti, era stata capace di scrivere anche un testo meraviglioso, oltre che una musica irresistibile. E non dimentichiamo il potere evocativo dei primi versi della canzone, recitati più che cantati dalla ipnotica voce di Sade.
Praticamente Smooth Operator non dovrebbe essere considerata una canzone d’amore, visto l’argomento, ma sicuramente viene considerata una delle canzoni più romantiche e sensuali di tutti gli anni ’80. Certamente una parte del successo di questa canzone fu merito anche del video, girato dal grande regista Julien Temple, che da anni si muoveva nell’ambito del post-punk londinese e aveva girato per esempio i video di See You e The Meaning of Love dei Depeche Mode, Come on Eileen dei Dexy’s Midnight Runners, e Do You Really Want to Hurt Me dei Culture Club. Inoltre, Temple aveva collaborato anche con David Bowie, e nel giro di un paio d’anni diventerà il regista di Absolute Beginners, in cui reciterà anche la stessa Sade.
Il video davvero riesce a creare e mostrare le atmosfere della canzone: in un raffinato locale notturno, Sade canta con il suo gruppo mentre tra i tavoli l’oscuro personaggio prende accordi con altre persone per le sue prossime azioni criminali. Naturalmente, nel frattempo, riesce anche a presentarsi a un appuntamento galante. Temple girò anche una versione di questo più lunga, che superava gli otto minuti e che era davvero un mini-film, un po’ come aveva fatto Michael Jackson ad esempio con Thriller. In questo mini-film vediamo anche scene di inseguimento, e alla fine il protagonista va anche incontro a una brutta fine. Il cielo non lo ha protetto da quest’ultima caduta, per dirla con le parole del testo.
Smooth Operator, che negli ultimi mesi del 1984 era nella parte alta delle classifiche di tutta Europa, diventò la canzone simbolo di Sade, e restò per sempre nei ricordi di tutti noi dinosauri. Sade ha portato avanti una carriera meravigliosa in Inghilterra, dove ancora oggi, superati i sessant’anni, è una signora bellissima ed elegantissima, ed è una protagonista amata e influente della musica e della televisione inglese.
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