Fine Young Cannibals – Suspicious Minds
#quotefromthe80s
We can't go on together
With suspicious minds (with suspicious minds)
And we can't build our dreams
On suspicious minds
#FineYoungCannibals #SuspiciousMinds
Beh no dai, era ben chiaro a tutti che i Fine Young Cannibals stavano realizzando una cover di un brano famosissimo. Il brano che nel 1969 aveva riportato Elvis Presley in testa alle classifiche dopo sette anni, e che sarebbe stato l’ultimo suo pezzo a raggiungere la prima posizione. In realtà però anche Elvis Presley aveva fatto una cover, perché Suspicious Minds era stata scritta nel 1968 da un autore di nome Mark James, che ne aveva realizzata una versione che non aveva avuto successo. Elvis si era trasferito da Nashville a Memphis per registrare con la sua casa discografica, e negli uffici vicino a quelli dove si trovava il re del rock c’era questo Mark James. Mark fece sentire a Elvis la canzone, incisa in una versione con le voci di alcune coriste, e Elvis disse al produttore che voleva non solo quella canzone, ma anche le voci di quelle coriste. Incisa da Elvis, la canzone fu il successo che conosciamo.
Comunque Mark James era bravo, perché scrisse anche un’altra canzone incisa anche da Elvis Presley che tornò famosa negli anni ’80: Always on My Mind, che fu portata di nuovo al successo dai Pet Shop Boys nel 1987.
Il testo è abbastanza semplice, e parla di una storia d’amore che non riesce a decollare per via dei sospetti all’interno della coppia. Non sappiamo, alla fine, se il protagonista fosse colpevole o se i sospetti della fidanzata fossero ingiustificati: la fiducia è una cosa che si costruisce e si coltiva insieme, questo ci dice la canzone.
Dal 1969 al 1986, quando uscì la versione dei Fine Young Cannibals ai primi di gennaio, il passo è breve, a parte i diciassette anni che ci sono di mezzo. Il gruppo inglese con la caratteristica voce di Roland Gift, già famosissimo grazie al successo di Johnny Come Home di circa sette mesi prima, decise di non stravolgere la canzone, facendone un arrangiamento che richiamava molto quello originale, impreziosito però da una voce molto particolare. Infatti, la voce che segue tutta la canzone in sottofondo fino al crescendo finale non è di un corista qualsiasi, ma è una delle voci più importanti e caratteristiche degli anni ’80! Lo avete riconosciuto? Ebbene sì, la voce di sottofondo è proprio quella di Jimmy Somerville, la voce dei Bronski Beat di Smalltown Boy, e poi dei Communards di Don’t leave me this way.
Anche il video è molto semplice, in bianco e nero con i Fine Young Cannibals che suonano in uno spazio vuoto e piuttosto scuro. Direi che nel video c’è un evidente omaggio all’epoca di Elvis Presley, e lo vediamo nelle poche scene in cui i Fine Young Cannibals indossano smoking di pailettes colorati elettronicamente. Ebbene, erano proprio come i costumi di scena delle orchestre rock negli anni ’60: Roland Gift in questa maniera probabilmente ha immaginato di entrare davvero per pochi secondi negli anni ’60, quasi per ringraziare per questa canzone e per tutta la musica rock che è nata da quel periodo. non a caso in quel momento cambia anche per alcuni istanti il tempo della canzone.
Insomma, l’eco della figura immensa di Elvis Presley era ancora ben presente per tutti gli anni ’80, se pensiamo che oltre alle cover di Suspicious Minds e Always on My Mind, al culto della sua personalità è dedicata anche Black Velvet di Alannah Myles, e che il Personal Jesus dei Depeche Mode nasce da una riflessione della moglie di Elvis, Priscilla Beaulieu, per la quale (oltre che per milioni di fan) lui era una specie di punto di riferimento sempre presente.
Quindi, se avevamo sospetti che questa fosse una cover, adesso non possiamo più averne: Suspicious Minds nella versione dei Fine Young Cannibals è un vero tributo alla grandezza del rock anni ’60, e della sua figura più illustre, Elvis Presley.
Fine Young Cannibals su Wikipedia
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