Tears For Fears – Change
#quotefromthe80s
Where does the end of me
Become the start of you?
When it's all too late
It's all too late
Change
#TearsForFears #Change
Che da sofferenza e dolore possano nascere dei capolavori nel campo dell’arte, della poesia, della musica o della letteratura, è un fatto evidente su cui siamo tutti d’accordo, immagino. Forse è un po’ più strano immaginare che un capolavoro nato dalla elaborazione della sofferenza finisca nel giro di una settimana in cima alla classifica degli album pop più venduti in Inghilterra, ma negli anni ’80 è successo anche questo.
Del resto, il nome di questo gruppo parla proprio di sofferenza, e nasce da una teoria che sembra affascinare il mondo della musica da decenni. Dopo alcune esperienze in altri gruppi, Roland Orzabal e Curt Smith avevano dato al loro gruppo il nome di Tears For Fears ispirandosi alla teoria dello psicologo Arthur Janov, per cui le nevrosi possono essere lo strascico di traumi vissuti nell’infanzia e mai espressi. Janov divenne famoso negli anni ‘70 quando John Lennon divenne suo paziente, e oltre ai Tears For Fears, anche un altro gruppo si ispirerà anni dopo ai suoi studi, i Primal Scream.
Roland Orzabal sfogava nelle canzoni i traumi e le storie vissute in una infanzia difficile, per cui le canzoni dei Tears For Fears parlavano spesso di temi come gli abusi sui bambini, i traumi psicologici o anche la depressione. E a partire dall’ottobre del 1981 le loro canzoni riflettevano questi argomenti già dai titoli, perché i primi singoli furono Suffer The Children, Pale Shelter, e Mad World. Quest’ultima canzone soprattutto diede loro maggiore visibilità, e così arriviamo alla fine del gennaio 1983, quando esce la bellissima Change, che in effetti segna probabilmente un cambiamento nella storia e nella visibilità del gruppo.
Change scalò le classifiche di quasi tutto il mondo e per la prima volta rese i Tears For Fears famosi anche in America. Era una canzone un po’ diversa dalle altre: sempre molto elettronica, ma un pochino meno cupa e più ballabile. Anche l’argomento era meno cupo: leggendo il testo si trovano senz’altro spunti che fanno riflettere (a me piace particolarmente la frase che dice “dove la fine di me diventa l’inizio di te”), ma non è così chiaro l’argomento generale della canzone. E in effetti, quando a Roland Orzabal venne chiesto il significato di questa canzone, rispose dicendo che non c’era un senso, era semplicemente una canzone pop da poco.
Sarà stata da poco, ma fu determinante per il successo del loro primo album, che uscì un mese e mezzo più tardi, e che portava un titolo esplicito, The Hurting (“Sentire male”) assolutamente coerente con il punto di partenza del gruppo. E del resto anche il secondo album dei Tears For Fears, l’indimenticabile Songs From The Big Chair, tornava ancora agli argomenti del disagio psichico, se è vero che la grande sedia era quella dello psicanalista che analizzava una donna dalle multiple personalità, e del resto anche la canzone principale, Shout, risentiva probabilmente ancora della teoria di Janov.
Change è una canzone assolutamente trascinante, che ha la particolarità di essere cantata esclusivamente da Curt Smith, mentre Roland Orzabal nel video suona la chitarra e interagisce con altri personaggi un po’ inquietanti. In effetti tutto il video è un po’ inquietante: girato in quello che sembra essere un centro commerciale o un centro direzionale (ricordiamoci che siamo nei primi anni 80), c’è una parte all’aperto in cui appunto i Tears For Fears cantano e suonano, ma anche tutta una parte girata all’interno in cui vediamo una serie di personaggi simili a umanoidi o elfi, vestiti con mantelli e incappucciati, con il volto coperto da maschere bianche come quelle usate nelle forme teatrali giapponesi.
Anche il video non ha una vera e propria trama, sembra essere più un flusso di immagini e situazioni, ma è sicuramente un video di effetto. Quando uscì non ebbe molta visibilità soprattutto al di fuori del Regno Unito, e quindi potrebbe anche essere che qualcuno lo veda per la prima volta.
Oggi sappiamo che i Tears For Fears furono uno dei gruppi più profondi di tutto il decennio. Il successo che seppero guadagnare già nel 1983 con l’album The Hurting non li abbandonerà più, anche nei decenni a seguire, e tuttora sono uno dei gruppi più importanti ancora in attività. E per loro, con il successo di Change, tutto cambiò per sempre.
Tears For Fears su Wikipedia
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