Depeche Mode – Personal Jesus
A cavallo tra la fine di agosto e i primi di settembre del 1989, quasi due anni dopo “Behind the wheel“, iniziava la lunghissima epopea di una canzone davvero storica, “Personal Jesus” dei Depeche Mode. Una canzone registrata a Milano, con un video girato in Spagna, che è rimasta in classifica per mesi e mesi, e di fatto è diventata una delle canzoni simbolo in assoluto dei Depeche Mode.
Il video secondo me è bellissimo e contiene alcune scene che furono ritenute un po’ controverse, per cui il regista decise di riadattare in seguito alcuni secondi del video originale. Peraltro “Personal Jesus” è una di quelle canzoni che hanno anche ispirato tantissime cover!
E forse anche da questi particolari si vede la grandezza immensa del gruppo di Martin Gore e Dave Gahan: dopo avere conosciuto il vero successo planetario già nel cuore degli anni 80 con canzoni come “Just can’t get enough” del 1981 o “Somebody” del 1984, ben pochi gruppi sarebbero riusciti a superarsi ulteriormente dopo altri cinque anni. E per giunta con suoni molto più moderni, che dal dark iniziale erano ormai quasi pop blues. Per questo “Personal Jesus” è davvero una dimostrazione di grandissimo talento, quel talento che aprì ai Depeche Mode le porte non solo degli anni 90, ma direi di un successo che continua ancora oggi!
Ultima cosa: sapete chi era il Personal Jesus? La canzone fu ispirata da un libro della moglie di Elvis Presley, Priscilla, che recitò con Leslie Nielsen nel film “Una pallottola spuntata”. Il libro raccontava della loro relazione (con Elvis, non con il sergente Drebin), e lei spiegava appunto come Elvis fosse diventato per lei anche una fonte di sicurezza e di ascolto.
#quotefromthe80s
Reach out touch faith
Your own personal Jesus
Someone to hear your prayers
Someone who cares
#DepecheMode #PersonalJesus
Depeche Mode su Wikipedia
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