Matt Bianco – Sneaking out the back door
#quotefromthe80s
Love I've had before, it nailed me to the floor,
I prefer my own company.
Love to me is being free with no responsibility,
So you may find me sneaking out the back door with a grin.
#MattBianco #Basia #SneakingOutTheBackdoor
Nella prima metà di aprile del 1984 oltre alla primavera stava sbocciando anche la carriera di un grandissimo gruppo degli anni 80: Matt Bianco, e del suo frontman Mark Reilly. Un artista particolarissimo: inglese, con il gusto per le atmosfere sofisticate del jazz, una passione per i titoli lunghi delle canzoni, e sicuramente un talento innato per avvicinare jazz e pop creando una musica che dopo tanti anni ancora lo identifica perfettamente.
Mark aveva fondato il gruppo alcuni anni prima con il tastierista Danny White e il bassista Kito Poncioni. Quando venne il momento di incidere le canzoni per il loro primo album, dopo avere ufficialmente adottato come gruppo il nome di Matt Bianco (un nome che si ispirava a un personaggio di fantasia adatto alle storie di spionaggio), decisero di trovare una voce femminile che cantasse nei ritornelli con Mark. In quei tempi il bassista lasciò la formazione, ma il destino portò nel gruppo un elemento fondamentale. Infatti, come voce femminile del gruppo fu scelta la vocalist polacca Basia, si pronuncia “Basha” che è un diminutivo di Barbara. Dotata di un cognome impronunciabile, Basia, bravissima e bellissima, con un fascino molto sofisticato, divenne assolutamente uno dei tratti distintivi del gruppo.
L’album si sarebbe poi intitolato come un’altra famosa canzone del gruppo, Whose side are you on.
Due mesi prima, a febbraio, era uscito il loro primo singolo, Get out of your lazy bed, che ottenne un buon successo in Inghilterra, e soprattutto aprì ai Matt Bianco la porta per questa canzone, che ebbe un successo devastante.
Sneaking out the back door è una storia semplice; il testo parla di un uomo che non riesce a restare vincolato a una storia d’amore tradizionale, e ha bisogno di una vita libera e senza responsabilità. per questo, al momento opportuno, saprà sgattaiolare via dalla porta di servizio, con un ghigno.
Dal punto di vista musicale, per noi adolescenti degli anni 80, Sneaking out the back door fu una rivelazione. L’inizio cantato da Basia con il suo storico “shooba-doo-doo-bah” molto jazz (che a Milano spesso diventava “Sciura, l’è ura” – mi perdonino i puristi del dialetto se ho usato la grafia italiana e non quella lombarda), e il ritornello in cui la voce di Basia tornava a imporsi ripetendo il titolo della canzone, erano semplicemente irresistibili.
Anche il video era davvero simpatico: ambientato a Roma, troviamo i tre ragazzi nei panni di piccoli truffatori che dapprima guidano una Fiat 500 e vivono giocando con carte truccate, poi riescono a farsi invitare alla presentazione della collezione di gioielli di una nota casa romana (se fermate il video sul dettaglio dell’invito è tutto molto chiaro). Basia è bellissima nel suo vestito da sera, Mark e Danny si presentano con le iniziali di Matt Bianco sul taschino della giacca. Insomma, i tre riescono a rubare dalla cassaforte la collana più preziosa e appunto a sgattaiolare via. E alla fine Basia indossa la bellissima collana.
Guardando le posizioni delle classifiche si direbbe che nella nativa Inghilterra Sneaking out the back door abbia avuto meno successo di Get out of your lazy bed, ma è un fatto che nel resto d’Europa e in America questa canzone rese i Matt Bianco un gruppo di fama davvero internazionale.
Matt Bianco e Basia su Wikipedia
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