Culture Club – Victims
#quotefromthe80s
I could be warm with you, smiling
Hold out your hand for a while
The victims
We know them so well
#CultureClub #BoyGeorge #Victims
Nel novembre del 1983 la fama dei Culture Club era probabilmente ai massimi livelli: il successo del loro album Colour by Numbers era inarrestabile, sostenuto da canzoni come Church of the Poison Mind e naturalmente Karma Chameleon. Boy George era uno dei personaggi del momento, non solo per il suo stile inequivocabile, ma anche ovviamente per le interpretazioni che riusciva a dare alle canzoni dei Culture Club. Ebbene, non avevamo ancora visto niente. Il 28 novembre infatti usciva Victims, destinata a diventare per sempre una delle canzoni più belle e intense della storia del gruppo.
La canzone, uno dei classici lenti da festa anni 80, è assolutamente autobiografica. Allora non lo sapevamo, ma Boy George era nel pieno della sua relazione con Jon Moss, una relazione intensa ma decisamente turbolenta. Benché i due avessero deciso di tenere la relazione segreta, questa faceva da ispirazione per molte canzoni dei Culture Club. Era successo già ai tempi dell’album precedente, Kissing to Be Clever, in cui la bellissima Do You Really Want to Hurt Me era per l’appunto ispirata da Jon Moss. Ed era successo anche in Karma Chameleon, dove Boy George chiedeva a Jon di essere il suo amante e non il suo rivale. Tutta questa canzone è ispirata da questa relazione che appunto, tra alti e moltissimi bassi, è andata avanti per anni fino al 1986, ed è probabilmente il pezzo più dolce e intimo dell’intera carriera dei Culture Club.
Il video è molto particolare, e fu diretto dai mitici Godley and Creme, produttori, registi e poi a loro volta interpreti durante tutti gli anni 80. Come registi, avevano fino ad allora diretto video importantissimi per gli anni ’80, come Girls on Film dei Duran Duran, Heat of the Moment degli Asia, l’indimenticabile Fade to Grey dei Visage, e Every Breath You Take dei Police. In questo video Boy George ci accompagna attraverso una serie di porte che conducono ad ambienti sempre diversi caratterizzati da colori e persone, una ambientazione che personalmente mi ricorda gli stage dei videogiochi: quando finivi un quadro o un livello, passavi a quello successivo, in parte simile nel funzionamento, ma magari completamente diverso nei colori e nei personaggi.
Di porta in porta arriviamo all’ambientazione finale, con tanto di intera orchestra schierata e di coro degli angeli. Un video comunque indimenticabile, che richiese oltre dodici ore di riprese. Del resto, ci erano voluti tre giorni solo per montare il set! Nel video compare anche Helen Terry, che era un po’ la voce femminile dei Culture Club, anche se non faceva parte esplicitamente del gruppo, un po’ come Robin Clark per i Simple Minds. Helen Terry infatti aveva dato infatti la voce ai cori di Church of the Poison Mind e di tanti altre canzoni dei Culture Club.
Come dicevamo, Victims divenne in poco tempo una delle canzoni indimenticabili per i Culture Club. E pensare che i produttori non erano completamente convinti della canzone: la ritenevano un po’ triste, e per questo avevano deciso di farla uscire come singolo solo nel Regno Unito, in Irlanda, in Germania e in Australia, e avevano commentato dicendo di ritenerla troppo deprimente per poter essere lanciata negli Stati Uniti.
La storia però decise diversamente, e del resto quando c’è una grande musica e dei grandissimi interpreti come Boy George e i Culture Club, nulla può fermare il successo di una bellissima canzone!
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